Frey: "Terracciano 'costretto' da Italiano alla costruzione dal basso, portieri portati a rischiare tantissimo. Ribery dispiaciuto di aver battuto la Fiorentina, vuole bene a Firenze". VIDEO

L'ex portiere della Fiorentina, Sebastien Frey, ospite della trasmissione di TVL, Il Salotto del Calcio, ha parlato della sconfitta di domenica dei viola: "Quella contro la Salernitana è stata una delle prove più negative della Fiorentina di questa stagione. Parliamo di una partita dove la squadra viola non è mai entrata in gara, perché con le qualità che ha poteva mettere sotto gli avversari. Sapevano di giocare contro una squadra mezza morta che ora sta resuscitando e ci sta credendo. Domenica sera dopo la partita mi ha chiamato il mio amico Franck Ribery: era contento della vittoria, ma mi ha detto che era dispiaciuto che questo risultato fosse arrivato contro la Fiorentina perché lui a Firenze vuole bene a tutti. Mando quindi il saluto di Franck a tutti i tifosi viola che lui ricorda con grande affetto".
Poi ha cambiato argomento: "Ho parlato con tutti e tre i portieri viola, sono ragazzi straordinari e si aiutano a vicenda, e questo non è banale. Dragowski è passato da essere titolare a fare il secondo, non è facile psicologicamente. Questo spirito collaborativo gli fa onore. L’episodio con la Juventus è stato un errore, ma anche una valutazione della situazione che, giocando poco, può succedere perché va a mancare la confidenza con l’area di rigore. Lui è un ragazzo che sa rimettersi in discussione, avrà analizzato l’uscita a vuoto e lavorato. Secondo me la Fiorentina non ha perso per l’errore di Dragowski. Nella partita in casa i viola sono stati nettamente superiori alla Juventus e hanno preso un autogol sfortunato. Non è andata come volevamo, ma bisogna voltare la pagina. Tornare in Europa è fattibile, e prima di parlare del futuro dei portieri è importante raggiungere questo obiettivo".
Sulla costruzione dal basso dell'azione: "Capisco che è bello giocare e far girare il pallone, ma secondo me è così i portieri vanno a rischiare troppo. Ho chiesto a Pietro Terracciano se lui lo fa di sua spontanea volontà oppure se glielo chiede l’allenatore. Mi ha risposto che sono richieste del tecnico e che lavorano tantissimo in settimana su questa tipologia di gioco. Quindi lui ovviamente rispetta quello che gli viene chiesto. Resta di fanno che è un’attitudine che ti porta a rischiare tanto, e non so quanto la Fiorentina possa permetterselo".