E chi dice il contrario o è cieco, o è un tifoso del Milan col paraocchi, o è in malafede

Da domenica sera ad oggi ne abbiamo sentite e lette di tutti i colori su Santiago Gimenez e il suo comportamento in Milan-Fiorentina. Premiato dagli arbitri, ma fortemente criticato dalla stragrande maggioranza di addetti ai lavori come giocatori ed ex giocatori, opinionisti, ex direttori di gara e perfino dirigenti dell'AIA.
C'è però una parte, minoritaria ma non piccolissima, che non si rassegna a riportare la verità dei fatti e cioè che l'attaccante rossonero ha accentuato enormemente la portata del contatto con Fabiano Parisi e che ha simulato traendo in inganno l'arbitro Marinelli e il Var Abisso (che per contro hanno fatto saltare il banco facendo venir meno il protocollo da adottare in queste circostanze).
Irriducibili del falso
Ebbene davanti a questi irriducibili del falso, pronti a sostenere un'ipotesi contraria, ci viene da pensare quanto segue: o siete ciechi (ipovedenti se preferite), o siete tifosi sfegatati del Milan che per giunta viaggiano col paraocchi, oppure siete in malafede. Ipotesi truce quest'ultima ma che, conoscendo il nostro Paese, non ci sentiamo di escludere a priori.
Sarebbe bastato poco per evitare quello a cui abbiamo assistito, sarebbe bastato pochissimo per non danneggiare la Fiorentina oltremodo (tanto ci pensa già la squadra a danneggiarsi da sola). Eppure ci è toccato vedere questa sceneggiata della quale avremmo fatto volentieri a meno.
Anche in Champions
A proposito anche in Barcellona-Olympiakos di Champions League ce n'è stata un'altra, quella di Casado che ha fatto finta di aver ricevuto un colpo in faccia e che ha portato all'espulsione di Hezze, la quale ha condizionato pesantemente l'andamento della gara che in quel momento era ancora aperta (2-1 per i blaugrana era il punteggio). E' ora che qualcuno intervenga prima che la situazione da questo punto di vista sfugga di mano definitivamente. Queste simulazioni non sono più tollerabili.