Mercato e stadio, stadio e mercato. Senza il calcio giocato sono inevitabilmente i temi più trattati in questi giorni riguardo alla Fiorentina, e oltretutto sono argomenti molto collegati tra loro. A rendere ancora di più sottile il filo che li unisce sono sono le indiscrezioni uscite ieri su una presunta intenzione del patron gigliato Rocco Commisso di lasciare il club, le quali hanno fatto un po' sobbalzare inevitabilmente gli animi. Una pentola che probabilmente ha cominciato a bollire sempre di più fin dai giorni scorsi. Il dg Barone e Commisso hanno puntualizzato più volte  quanto sia fondamentale avere uno stadio di proprietà al fine di poter investire su profili importanti per la rosa. Parole che fanno riflettere, che sembrano fare eco ad altre dette da chi c'era prima, ma che hanno un peso e una valenza diversa. Ed è palese che tutto questo meccanismo vada a ripercuotersi sulle strategie per la prossima stagione. Le linee guida sono comunque chiare. Il mercato quest'anno avrà senza dubbio prezzi molto al ribasso. Sicuramente la dirigenza saprà come muoversi e individuare i migliori profili che possono fare al caso. Verranno tenuti tutti i migliori a meno che non siano esplicitamente loro ad essere intenzionati a partire, e questo servirà per dare quella continuità di pianificazione di cui ha bisogno la Fiorentina. Investimenti e iniziative importanti presumibilmente ci saranno. Dovranno però essere azioni ben oculate e ben mirate, come un po' come quella di costruire il centro sportivo. Chiaro che per la grande crescita che vorrebbe Commisso i presupposti sono ben altri, motivo per il quale come soluzione " fare soltanto quello che ci è concesso" può essere soltanto temporanea.


💬 Commenti