Nicoletti a FN: “La Fiorentina si riprenderà e arriverà almeno in semifinale di Conference. Il futuro di Pioli? Si decide entro l’Inter, tre ipotesi in ballo”

Il dirigente sportivo e intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha parlato durante Hangover Viola di Fiorentinanews.com, spaziando tra tanti argomenti di casa viola, nel complesso avvio di stagione della Fiorentina di Pioli.
‘Da Pioli ci si aspettava qualcosa di totalmente diverso’
“Le premesse erano del tutto diverse, essersi affidati ad un allenatore esperto e pratico, la conferma di un certo tipo di calciatori… ovvietà che da 3 mesi ormai ripetiamo. E allora cos’è accaduto? Pioli è tornato troppo pieno di sé? Non ha mai esaltato come stile di gioco, ma è tornato più presuntuoso e arrogante. La discussione con Toni nel post partita non è nel suo stile: va bene il nervosismo, però… Nessuno avrebbe immaginato di ritrovarsi un Pioli così, ci si aspettava un qualcosa di completamente diverso. Ora la squadra deve ricompattarsi e l’allenatore deve prendersi le sue responsabilità e abbassare i toni, oggi si può attaccare solo alle qualità dei calciatori, da De Gea, a Gosens, a Kean, a Gudmundsson, alla voglia di emergere di Fazzini, di Nicolussi Caviglia”.
‘La Fiorentina sconta ancora tanti errori sul mercato’
“Pioli oggi magari si confronta anche coi dirigenti, ma Pradè e Goretti fanno fatica a dare indicazioni ad un allenatore dell’esperienza di quello viola. La domanda che viene da porsi è la seguente: Pioli sapeva dove stava arrivando, oppure no? Senza contare che la Fiorentina continua ancora a scontare i tanti errori fatti sul mercato negli anni. Quanti calciatori sono stati in giro senza essere riscattati? Strapagati di cartellino e ingaggio. Richardson che fine ha fatto? Lo scorso anno in estate in parte ci fu un’inversione di tendenza, con l’arrivo di calciatori da squadre di livello e di profili importanti, da Gosens a De Gea. A Milano c’erano 9 calciatori della passata stagione, eppure…”.
‘Cambio allenatore? Nel caso, tre ipotesi diverse’
“La rosa non è certo da Serie B, lasciamo stare la retrocessione, la Fiorentina si riprenderà serenamente. In Conference League la Fiorentina arriverà almeno in semifinale, minimo, ma rimane un torneo da Bologna, da Torino: vinciamola e salutiamola, alzare un trofeo è comunque importante. Il futuro di Pioli? La partita con l’Inter penso si debba fissare come termine ultimo. In base a come andrà la Fiorentina nelle prossime tre gare, potrebbe esserci il giorno dopo un nuovo tecnico sulla panchina viola. A quel punto, o si va su un tecnico con un nome importante, come Spalletti, anche se è complicato, oppure su uno che necessita di tempo come Thiago Motta, con una sua filosofia precisa. La terza ipotesi, porta al traghettatore fino a giugno, ed è De Rossi”.



