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Sullo stadio della Fiorentina il dibattito a Firenze continua ad essere molto acceso. I membri del Comitato Vogliamo il Franchi, che hanno raccolto l'appoggio da parte di residenti e commercianti del Campo di Marte, hanno scritto una lettera al soprintendente Andrea Pessina manifestandosi "stupiti della leggerezza con cui ha confermato in questi giorni il suo no al restyling dello stadio inizialmente proposto dalla stessa società".

Ed in particolare si legge un'accusa ben precisa: "Per salvare le due curve dello stadio, condanna a morte un intero quartiere, ovvero tutte le attività economiche che vivono grazie alla presenza della Fiorentina: ristoranti, negozi, bar, artigianato, affittacamere, studi medici e fisioterapici. Attività che solo in parte residuale potranno trasferirsi a Novolinel caso in cui si realizzasse il nuovo stadio. Non a caso, ai vari appelli per il restyling aderiscono anche i titolari delle attività di Campo di Marte e lo stesso Consiglio di Quartiere. Questo perché la Fiorentina non vive soltanto nei giorni delle partite, ma anche durante l’intera settimana. La squadra maggiore si alterna infatti a quella femminile e ai ragazzi dei vari vivai, molti dei quali alloggiano in residence della zona. In più le persone che nella Fiorentina lavorano negli uffici o prendendosi cura del campo e delle tribune".

E ancora: "Altri sport hanno un pubblico insufficiente a garantire il costo di una simile struttura. Per il rugby e i suoi 7/800 spettatori al massimo si tratterebbe di un contenitore incredibilmente sproporzionato, mentre rifare la pista di atletica produrrebbe un inutile e costoso doppione dell’impianto attiguo. Concerti? Altre manifestazioni? Sono tutti progetti oggettivamente non credibili, gettati là al solo scopo di giustificare il nuovo stadio. Per il Franchi si preannuncia un destino di degrado che coinvolgerà inevitabilmente anche le curve che le sono così care. Le pare che ci sia una logica? A noi pare di no. A Novoli toccherà invece un’ennesima colata di cemento in un’area già follemente intasata. Sono anche queste responsabilità che lei si prende. Il conto, purtroppo, lo pagheremo noi.

La lettera termina con un invito che viene fatto a Palazzo Vecchio: "Bene farebbe il comune, invece di progettare sconquassi, a vendere il Franchi alla Fiorentina, in modo che il presidente Rocco Commisso possa prendere le oneste decisioni che gli competono a vantaggio di tutta la città".


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