Berardi: "Sono grato al Sassuolo, ma la Champions resterà un mio rimpianto. Avevo trovato l'accordo con un grande club a strisce"
Più d'una volta il nome di Domenico Berardi è stato accostato alla Fiorentina. Un'operazione mai andata in porto, un po' per le alte richieste del Sassuolo un po' perché l'esterno italiano, alla fine, è sempre rimasto molto legato al club neroverde.
“Era fatta per un club a strisce”
Sulle colonne del Corriere dello Sport, però, Berardi ha rivelato che gli sarebbe piaciuto giocare la Champions: “Sono sincero, stavo per andarmene. Prima del mio infortunio avevo trovato l'accordo con un grande club a strisce. Mi è dispiaciuto non poter giocare la Champions, o competere per obiettivi più alti. Passai un mese tra l'arrabbiato e il deluso, ma poi prevalse la gratitudine nei confronti del Sassuolo di cui ormai mi sento una bandiera. Non sono Totti, Sassuolo non è Roma, ma le emozioni sono le stesse”.
“Mi sento una bandiera”
La Champions è qualcosa che vorrei provare da sempre. Passai un mese tra l’arrabbiato e il deluso. Poi prevalse la gratitudine nei confronti di questo club del quale mi sento e mi fanno sentire una bandiera. Non sono Totti, ma è ugualmente bello e importante. Sassuolo non è Roma, è una questione di dimensioni non solo calcistiche. La Roma è un top club. Futuro? Ho un contratto fino al 2029, ma mai dire mai"


