Benedetto Ferrara: "Si è vista l'enorme differenza tra Palladino e Pellegrini. A Venezia servirà una reazione forte. Marì fuori dalla lista Uefa? Inspiegabile"

Benedetto Ferrara, giornalista sportivo e tifoso viola, ha parlato al PentaSport di Radio Bruno tirando le somme sull'operato di Palladino in questa sua prima stagione.
“Per essere a fine stagione, si tratta di una partita vera dove entrambe le squadre vogliono vincere: servirà cuore, orgoglio e concentrazione. Difficile, e inutile, fare pronostici: dipende da quanto peserà mentalmente l'eliminazione dall'Europa. Palladino ci deve ancora far capire di meritarsi questi due anni in più, la grande notizia degli ultimi giorni che ci ha lasciato un po' senza parole: senza cattiveria, devo dire che tra Pellegrini e Palladino si è vista la differenza, come è anche normale che sia. A Venezia serve una forte reazione perché se centri l'Europa League, c'è solo da levarsi il cappello”
“Prendendo un allenatore inesperto corri dei rischi: Palladino non solo era alla sua prima situazione ‘diversa’ dal Monza, in più è partito con una squadra re-inventata, con Biraghi escluso perché è arrivato un sostituto di un'altra categoria. Anche lui ha avuto momenti dove non ci ha capito nulla, tra difesa a 4 e 3, si vede che gli piace il calcio di Conte: ho Kean davanti, gioco coi 3 dietro, poi palla lunga e pedalare, non si crea un calcio corale così”
“Pablo Marì fuori dalla lista Uefa è un errore inspiegabile, stratosferico: l'hai pagato poco, ma ha esperienza, e non lo porti in Europa che è il tuo primo obiettivo, costringendo Comuzzo a giocare da centrale nei tre. Scelte veramente inspiegabili che poi hai pagato. Tutti sanno l'importanza di un leader in difesa, e invece avevi un giovane che ti avrebbero pagato a peso d'oro e l'hai fatto sparire. Non voglio affossare Palladino sparando sulla Croce Rossa, ma ci vuole coerenza se vuoi crescere"