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Il sindaco di Firenze Dario Nardella, durante una lunga diretta sulla pagina Instagram della Triennale di Milano, ha avuto l'opportunità di tornare a parlare del tema stadio, esprimendo critiche verso l'attuale gestione della riconversione degli impianti sportivi. Queste le sue parole: "Il mondo del calcio è lo specchio della nostra società, di cui ovviamente riflette pregi e difetti. Attualmente la burocrazia si riversa anche nel mondo del pallone, a Firenze a per esempio ora tiene banco il tema dello stadio: non è possibile che dopo questa crisi continuiamo a usare le vecchie regole per riconvertire i vecchi stadi. Come se fossero monumenti morti, statue equestri, quando in realtà sono strutture vive e nate per fare delle cose. Dobbiamo conciliare la tutela con le esigenze di fruizione, cioè dobbiamo ridurre i vincoli, tutta quella armatura di regole che ha portato il Flaminio ad essere abbandonato. Ecco, credo che lo Stadio Flaminio rappresenti la vergogna del calcio italiano: un tempio dello sport e bellezza architettonica che è risultato vittima dell'Italia bloccata. Stadi nuovi? Bisogna mettere in condizione i privati di investire e i sindaci di utilizzare gli strumenti urbanistici più adatti ai luoghi. Non sto predicando le zero regole, bensì poche regole ma buone"


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