Sconcerti: "Qual è l’idea di società che muove Barone? Vedo una dirigenza all’osso che si trova ad improvvisare ruoli"

Come di consueto, Mario Sconcerti, firma del Corriere della Sera, ha parlato sulle frequenze di Radio Bruno:
"Troppo pessimismo per l’attuale classifica? Abbiamo tutte le grandi squadre in casa, ma con Roma e Milan siamo andati vicino a fare punti. Bisogna continuare ad avere paura, per non abbassare l’attenzione. Non credo Prandelli abbia sofferto il mandato a scadenza, conosceva bene questo suo status. Rifiutare uno come Cesare mi sembra assurdo, con le qualità umane che lo contraddistinguono. Lavorare per lui significava farlo per sé stessi. Stiamo parlando di giocatori modesti, non di fenomeni. A Iachini bisognerebbe chiedere scusa, l’atteggiamento intorno a lui è stato sbagliato. Abbiamo trattato Iachini come un ritardato, uno che vive in un’altra dimensione.
Tabula rasa? Sono state sbagliate tante cose, c’è stata un’approssimazione e una voglia di scommesse esagerata. Una società affidata a Barone, Pradè ed Antognoni mi sconforta. Fuorché per Giancarlo che dubito possa aver inciso molto nelle decisioni dirigenziali. Qual è l’idea di società che muove Barone? Me lo chiedo, ma non so proprio individuare una linearità di pensiero o azione dirigenziale. Il problema di un presidente lontano è che lo si viene a conoscere un po’ alla volta. Adesso vedo una società all’osso che si trova ad improvvisare ruoli, come con Pradè che si occupa di comunicazione.
La Fiorentina ha contattato Sarri tramite Pradè, ma lo reputo un errore perché l’ex Napoli è abituato a parlare direttamente con i presidenti. Gattuso? Può essere un nome giusto, a Napoli l’ho visto lavorare bene. Lo conosco e credo sia un ottimo allenatore. Il fatto che sia calabrese non può che far piacere a Commisso. Mirabelli come Ds? Al Milan ha portato cinque giocatori dell’attuale formazione titolare, ma ebbe a disposizione 250 milioni per la campagna acquisti. Ha fatto cose buone e altre molto meno".