Il calcio, si sa, è una materia fluida, in continuo mutamento nella sua forma e nella sua espressione. Recentemente è tornato in voga il cosiddetto ‘falso nueve’ per dirlo alla spagnola, ovvero lo schema tattico che prevede che il centravanti sia un uomo di movimento, capace di svariare su tutto il fronte offensivo, che non dia punti di riferimento ai difensori avversari. Uno dei primi ad attuare questo tatticismo fu Pep Guardiola col suo Barcellona, dove Messi svuotava la porzione di campo occupata dal classico numero nove. Spazio spesso colmato dagli inserimenti degli esterni d’attacco e da quelli dei centrocampisti. 

Il tecnico spagnolo ha ripreso in mano il suo quaderno degli appunti, esportando l’anomalo tridente anche in terra inglese. In Europa il Manchester City è una delle poche squadre che alle volte scende in campo senza un vero centravanti. Guardiola infatti, anche in occasione della finale di Champions League persa contro il Chelsea la scorsa stagione, decise di affidarsi ad un 'tridente leggero’, relegando in panchina attaccanti di razza come Aguero e Gabriel Jesus. La scelta tattica in quell’occasione non portò i frutti sperati, visto che i citizens uscirono sconfitti nel derby tutto inglese contro la squadra di Tuchel. 

La scelta del falso nove è stata sfortunata anche per l’Italia di Mancini. Il Ct della Nazionale, nella recente corsa verso la qualificazione al Mondiale, vista l’assenza di Immobile ha optato per schierare Insigne nelle vesti di ultimo terminale offensivo della sua Italia. La mancanza di profondità e di fisicità si è fatta sentire nella manovra azzurra, tant’è che l’Irlanda del Nord non ha avuto alcuna difficoltà nel contrastare gli innocui attacchi di Chiesa e compagni.  

Perfino la Juventus quest'anno, anche in quel caso per necessità, è ricorsa al falso nove. In Champions League, nella gara contro il ChelseaAllegri senza Morata e Dybala ha optato per Bernardeschi come terminale offensivo della sua Juve, con i due ex Fiorentina Chiesa e Cuadrado ai suoi lati. In quell'occasione il tridente senza punti di riferimento ha portato buoni risultati, visto che la formazione bianconera è uscita vittoriosa dal confronto contro i campioni d’Europa. 

Infine arrivando in casa Fiorentina: si è vociferato della possibilità che Italiano potesse adottare un sistema di gioco simile, soprattutto dopo che Commisso è uscito allo scoperto sulla questione contrattuale di Vlahovic. Una parte della piazza invocava: Dusan in tribuna e Nico Gonzalez falso nove, visto che l’unica alternativa Kokorin non è mai stato in grado di scendere in campo. Il tecnico ex Spezia, nel suo passato in Liguria, qualche volta ha optato per soluzioni simili, a Firenze ancora no. La speranza è che questa tendenza continui, visto che Vlahovic al centro del tridente sta facendo egregiamente il suo mestiere, mentre l’ex Stoccarda, una volta passato il calvario del Covid, è ormai pronto a riprendere il suo posto sulla corsia esterna, pronto a trafiggere le difese avversarie con la sua velocità. 

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