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Massimo Agostini

Il calciomercato è finito, siamo nella pausa per le Nazionali, ma tra pochi giorni torna in campo la Serie A con il big match tra Fiorentina e Napoli. FiorentinaNews.com ha contattato Massimo Agostini, ex attaccante della nostra massima serie, detto Il Condor per la sua rapacità nelle aree di rigore avversarie, per parlare di questa partita. Agostini ha giocato per due stagioni anche nel Napoli e oggi è responsabile del settore giovanile del Cesena.

Due parole sul calciomercato della Fiorentina: la squadra, secondo lei, è stata rinforzata a dovere per puntare alla Champions League?

“Secondo me la Fiorentina è una buona squadra, che può senz’altro puntare all’Europa League, ma anche provare a stare nelle prime 4, bensì non sia facile riuscirci. Sono convinto, comunque, che la costruzione della squadra sia stata fatta molto ad immagine e somiglianza di Pioli”.

Sabato si giocherà il big match tra Fiorentina e Napoli. Ci fa un pronostico e ci dice che partita si aspetta?

“Si tratta di due squadre che amano giocare a calcio, grazie a due allenatori tatticamente di altissimo livello, in maniera indiscutibile. Si tratta due tecnici che riescono a rendere al massimo con quello che gli portano le Proprietà per cui lavorano.

Il Napoli ha qualcosina in più ed ha ricominciato come aveva finito l’anno scorso. Si tratta di una squadra concreta, che ha inglobato dei grandi rinforzi, i quali hanno alzato la qualità della rosa. La Fiorentina viene da anni importanti con delle finali disputate, sia in campo italiano che internazionale. Deve solamente anno per anno aggiungere qualche tassello per crescere ancora, ma Commisso ha già speso parecchio. Ha anche ottenuto qualcosa, ma forse meriterebbe qualcosina in più”.

Hojlund (appena arrivato) e Lucca sono entrambi dei grandi giocatori. Ma chi deve temere di più Pioli per il match del Franchi?

“Come ha detto giustamente lei, Hojlund è arrivato da poco; quindi, sabato Conte partirà con Lucca titolare. Hojlund entrerà a partita in corso. Pioli studierà, di conseguenza, in settimana di più i movimenti dell’ex attaccante dell’Udinese”.

Ad un grande centravanti come lei non posso non chiedere due parole sulle tre punte centrali a disposizione di Pioli: Kean, Džeko e Piccoli. Quanto possono coesistere?

“Possono assolutamente coesistere. Kean si è reso protagonista di un miglioramento incredibile, è la punta della nostra Nazionale in maniera inamovibile. Piccoli è giovane, ma è già costato tanto. Si tratta, quindi, di un calciatore che deve dimostrare molto, ma che ha tutte le qualità per fare bene. Džeko, infine, ha la giusta esperienza per far crescere i primi due ed in più può fare ancora male in area di rigore. Sono convinto, però, che col Napoli Pioli parta all’inizio con il solo Kean di punta”.

La Fiorentina ha un grande obiettivo: quello di tornare a vincere un trofeo. Da ex giocatore quante energie/punti porta via una competizione internazionale, giocata al massimo, nell’arco di una stagione?

I tornei internazionali ti portano via tante energie, devi spessissimo mettere la squadra migliore, perché quasi tutte le partite rischiano di diventare da dentro o fuori. Questo significa un grosso dispendio di energie fisiche e non avere una squadra al completo per le tante partite di Campionato. Il tutto senza dimenticare un’altra cosa: anche a livello nervoso e mentale una competizione internazionale ti porta via molto”.


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