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Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha trattato in un'intervista al Corriere Fiorentino le questioni legate al restyling dello stadio 'Artemio Franchi': "Sullo stadio non mi fermo. L’ho detto dall’inizio. E quando mi metto in testa una cosa di solito riesco a portarla in fondo. Ho perso cinque anni per realizzare lo stadio nuovo alla Mercafir, come deciso con i Della Valle. Ora non voglio perdere più tempo. In città c’è solo l’opzione del Franchi. C’erano due modi per arrivare a una soluzione: o con il mercato o con lo Stato. Con il mercato non è stato possibile perché l’unica condizione era la distruzione dello stadio. A questo punto non rimane che lo Stato che, se vincola il Franchi come monumento di interesse mondiale, ha anche la responsabilità di aiutare la città a tutelarlo e a renderlo funzionale.

Recovery Fund? "Questi fondi del Recovery Fund sono finanziamenti a fondo perduto destinati a beni culturali. Questi soldi sono solo per il Franchi e per la riqualificazione del quartiere, se non li usiamo sono persi. Non potremmo utilizzarli per ospedali o scuole: per quelli ci sono altri capitoli del Recovery Fund".

Mostrerebbe di nuovo lo striscione «Io sto con Rocco»: ?
"Be’, anche oggi noi stiamo aiutando la Fiorentina nella battaglia sul Viola Park. Devo dire però che per come sono andate le cose mi aspetterei da Commisso più visione e ambizione, perché il restyling del Franchi è una sfida molto più bella e difficile che fare uno stadio nuovo. Lo stadio nuovo lo sanno progettare tutti, il restyling del Franchi è per persone visionarie e coraggiose".


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