Nella seconda parte dell’intervista rilasciata in esclusiva a Fiorentinanews.com, il giornalista Alessandro Antinelli ha spiegato il suo punto di vista sulla questione Artemio Franchi e non solo.

Lei che anche mercoledì scorso era all’Artemio Franchi per assistere alla sfida tra Italia e Estonia, ci può dire in che condizioni verte lo stadio? Il restyling è una soluzione percorribile per la Fiorentina?

“Il campo benissimo, il resto direi di no. Sotto la Curva Fiesole la situazione è grave, e questo non è degno di un monumento storico come l’Artemio Franchi. Non è giusto per Firenze, non è giusto per nessuno tenere uno stadio in queste condizioni. A mio parere merita un restyling immediato”.

Un nuovo stadio per la Fiorentina di Commisso può essere una risorsa in più anche per la Nazionale, visto che Firenze è spesso sede delle partite della selezione di Mancini?

“Su questo argomento c’è una corrente di pensiero di origini CONI che vorrebbe uno Stadio Olimpico come sede della Nazionale, un po’ stile Wembley. Per adesso è una grande idea, un progetto importante che non avrà evoluzioni nel breve periodo. Tornando alla Fiorentina, personalmente sono dell’idea che uno stadio nuovo per Firenze può nascere dalla ristrutturazione di quello attuale, un po’ come ha fatto l’Atalanta con l’ex “Atleti Azzurri d’Italia” che oggi è un vero e proprio gioiello. Io non butterei mai giù stadi come San Siro o il Franchi, non distruggerei mai la storia. Secondo me la casa della Fiorentina è l’Artemio Franchi al quale però servono dei lavori immediati”.

Euro 2021, quante chance ha Castrovilli d’imporsi nel centrocampo della Nazionale di Mancini?

“Castrovilli è uno di quelli che se la gioca fino alla fine per essere dentro al gruppone. Adesso nel centrocampo di Mancini c’è una realtà che si sta imponendo, che è quella di Locatelli, che sta facendo vedere cose eccellenti, però giocatori come Pellegrini e Castrovilli il ct Mancini li tiene molto in considerazione, perché sono giocatori a tutto campo che sanno alternare le due fasi, e che possiedono grande qualità, e i giocatori con queste caratteristiche Mancini li adora”.

La Fiorentina sembra non aver trovato ancora il suo numero 9. Visto il buon rapporto che c’era tra Balotelli e Prandelli in Nazionale, vede una possibilità che l’ex Brescia possa arrivare a Firenze a gennaio? E Piatek?

“Io punterei sugli attaccanti che la Fiorentina ha già in casa. Personalmente stimo molto tutti e tre i centravanti viola e darei fiducia a loro. Su Balotelli la situazione è una sola: Prandelli dovrebbe fare un miracolo per cambiare il giocatore, cosa che negli ultimi anni non è riuscita a nessuno, ma magari Cesare ci riesce. Piatek invece lo lascerei dove sta, non lo ritengo un rinforzo migliore delle tre punte già nella rosa di Commisso”.

Lei che segue sempre la Nazionale, pensa che sia giusto continuare con la Nations League o si potrebbe far a meno di questa competizione, il tutto per evitare lunghi viaggi e possibili contagi?

“Adesso sembrano tutti insofferenti alle Nazionali, ma i giocatori devono rispondere alla convocazione dei propri C.T. secondo le regole. In questo periodo Covid le Nazionali sono percepite come un disagio, ma non giocare queste partite creerebbe un problema alla UEFA, visto che sarebbe alterato il Ranking delle Nazionali. Inoltre se parliamo di contagi, lo stesso vale per le competizioni europee come Champions e Europa League”.

 


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