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Trecentosessantasei giorni sono passati. Un anno fa, Gaetano Castrovilli debuttava in Serie A con la Fiorentina. La sfida non fu delle più fortunate ma, dopo una lunga e tormentata stagione sportiva, non si può non dire che Castrovilli si è preso Firenze.

Cuore. Gaetano si è preso quella Firenze che l'ha adottato così giovane con la sua semplicità. Viso pulito, un grazie sempre in bocca e quella disponibilità che sembra cosa distante dallo stereotipo del calciatore star. Castrovilli ha capito Firenze e i tifosi l'hanno ringraziato a modo loro. Ricambiando quella stima e quell'affetto che solo in piazza come Firenze si può sentire.

10. Il numero 10 a Firenze è importante. E quel ragazzo di Canosa di Puglia lo sa ma, in un solo anno da titolare, ha deciso di volerselo prendere. La maglia numero dieci, negli ultimi anni, è stata abusata passando da Santiago Silva a Kevin Prince Boateng, ma l'Unico 10 resta quel Giancarlo Antognoni che tanto apprezza Gaetano.  Proprio sotto l'ala di Antognoni, infatti, l'incedibile Castrovilli può diventare il simbolo della Fiorentina dell'era Commisso.

Up&Down. Una stagione è lunga, specie per un giovane campione come Castrovilli. E se, nella prima parte, il centrocampo viola è stato preso in mano proprio dall'ex Cremonese dall'arrivo di Iachini è cambiato qualcosa. Sarà stata l'annata balorda e la stagione spezzata, ma quel brio che tanto aveva incantato è leggermente scemato.

Ancora. Ma la Fiorentina riparte dalla classe e dall'eleganza di Gaetano Castrovilli, giocatore che in un solo anno si è preso Firenze. E per tanto ci resterà.


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