Il centravanti della Fiorentina, Giovanni Simeone, ritorna sull'episodio dell'esultanza polemica fatta dopo il gol siglato all'Empoli (il dito sulla bocca) e in sostanza si pente per quanto fatto allora: "Devo diventare più cinico - spiega al Corriere dello Sport-Stadio - e imparare a gestire le emozioni anche se so perfettamente che il meglio di me lo do quando sono arrabbiato. La linea che separa il giusto dallo sbagliato è sottilissima. Prendete il gesto che ho fatto dopo il gol all'Empoli: quel dito sulla bocca non aveva senso in assoluto. Eppure l'ho fatto, sbagliando. Ero nero di rabbia, ma non contro i nostri tifosi: ce l'avevo con me. Perché quando non trovo il gol il primo dolore è mio".


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