​​

Rocco Commisso
Rocco Commisso

L’ex centrocampista viola Mauro Bressan ha parlato ampiamente di Fiorentina nel corso di un’intervista a News.superscommesse.it, toccando varie tematiche dell’attualità gigliata.

“Quando si arriva a una situazione come quella della Fiorentina, è giusto che le colpe vadano attribuite a tutti: dal presidente ai dirigenti, dai calciatori allo staff tecnico. Verrebbe più facile dire che le maggiori responsabilità siano dei giocatori, perché sono loro i protagonisti principali, ma è anche vero che una società non è composta soltanto da chi scende in campo. Se ne stanno sentendo di tutte, anche di chi avrebbe litigato con una certa violenza nello spogliatoio.

Dall'esterno non si possono vedere alcuni particolari, ma si sta vedendo un gruppo che non riesce più a giocare con un certo coraggio, pur mettendoci impegno. De Gea e Kean stanno avendo difficoltà, dopo le grandi prestazioni dello scorso anno. Su undici che scendono in campo, sono in tre o quattro, al massimo, a impegnarsi, tra l'altro non esprimendo nemmeno al meglio il proprio potenziale. Sarebbe importante anche capire se ci sono state delle dinamiche di inizio stagione che hanno portato a una mancata coesione del gruppo, perché non si riesce a vedere quella voglia di lottare e di provarci insieme”.

‘Dopo la scomparsa di Barone e la partenza di Pradè…’

Commisso ha fatto tanto, ha speso tantissimo e i risultati si sono visti, però a un certo punto qualcosa si è rotto nella dirigenza. Credo che una condizione del genere arrivi quando vengono a mancare delle persone navigate, dei professionisti di un certo carisma che possono dare davvero quel valore aggiunto. Prima di pensare ad allestire la squadra, andava ricostruito un assetto societario che, purtroppo, si è indebolito di molto con la scomparsa di Joe Barone prima e con la partenza di Daniele Pradè poi; è come se si fosse bruscamente interrotta la continuità di un progetto dirigenziale che stava andando molto bene fino a pochi mesi fa. Quando vengono meno gli equilibri della dirigenza, di riflesso, ne risente anche la squadra. Mi auguro che, da presidente, abbia ancora il desiderio di trovare nuove idee per portare la Fiorentina fuori da questa situazione”.

’Stanno emergendo forti limiti caratteriali”

“La classifica dice che la Fiorentina ha ottenuto sei punti in quindici partite, ma è anche vero che mancano ancora ventitré partite. Le prossime quattro gare sono imprescindibili per poter pensare alla conquista di una salvezza, anche se quella contro il Verona era già chiave per le sorti del campionato. Se s'iniziasse tutto da capo a partire dalla prossima con l'Udinese, verrebbe da dire che ci sono a disposizione sia il tempo che i punti in palio per tentare il recupero; il problema, però, è quello che rappresenta oggi questa Fiorentina. Fossi io nello spogliatoio con la squadra attuale, farei di tutto per parlare in faccia ad uno a uno e creare un fronte comune, anche perché la qualità della rosa non è affatto da ultimo posto in classifica. Stanno venendo fuori dei limiti caratteriali molto forti, perché quando s'inizia a inanellare una sequenza di risultati del genere aumenta la paura, quindi viene meno la sicurezza dei propri mezzi. Credo che ci siano buoni giocatori e, proprio per questo motivo, ciascuno deve dimostrare prima a sé stesso di non essere uno da "Serie B" e iniziare a tirare fuori tutta la voglia di riscattarsi che occorre più che mai in questo periodo”.


💬 Commenti (3)