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Quella contro il Verona di fine dicembre sembrava potesse essere la partita del riscatto per Gaetano Castrovilli dato che ha finalizzato lui stesso il pareggio contro i gialloblù. A Torino poi è andata come andata, e il numero 10 viola, pur partendo titolare, si è ritrovato spaesato in campo come tutti i suoi compagni. Nella rocambolesca partita di Coppa Italia a Napoli si è ritrovato invece a svolgere compiti più di copertura che d'attacco. Il giocatore ex Bari è pronto ad una nuova occasione contro il Genoa, dal primo minuto o da subentrante, per mostrare tra le mura amiche di che pasta è fatto. Le sue qualità di inserimento e di costruzione sulla trequarti possono incastrarsi perfettamente nel gioco di Italiano ed essere ancora di più messe in risalto. Certo, serve anche tanta continuità in campo, dettaglio che il giocatore sa bene di dover garantire di più.

Quando entra bene in partita è tutta un'altra storia, ma Castrovilli deve imparare a crescere anche nel corso della gara. E il tecnico Vincenzo Italiano può aiutarlo tantissimo in questo, basti vedere il suo metodo di lavoro applicato su altri giocatori. Il tecnico viola sa bene quello che può dargli il suo numero 10, ovvero quel qualcosa in più che gli altri centrocampisti in rosa non hanno. Dal canto suo però la mezzala Campione d'Europa deve trovare la definitiva strada della maturazione. Gli infortuni fino ad ora lo hanno frenato, ma adesso deve essere il suo momento.

Per la corsa all'Europa la Fiorentina deve avere la garanzia di poter contare sul numero 10: la fiducia in lui c'è e c'è sempre stata, deve soltanto essere ripagata con prove di alto livello per uno con le sue qualità. Fiducia che possiamo ritenere ben riposta, dato che Castrovilli sa perfettamente di giocarsi una bella parte di futuro in viola e in azzurro in questa seconda parte di stagione. L'obiettivo è risultare finalmente quel valore aggiunto di cui la Fiorentina ha mostrato in più circostanze di aver bisogno.


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