Una grandissima tifosa viola, lontana fisicamente da Firenze ma vicina con il cuore alla Fiorentina. Stiamo parlando di Giulia Rizzardi, conduttrice televisiva di Cuore di Calcio, trasmissione sportiva della rete marchigiana Vera TV. Nel corso del programma, principalmente dedicato alle gesta della Sambenedettese, Giulia trova sempre un momento per parlare della Fiorentina e dell’attualità a tinte viola. E a Fiorentinanews.com ha raccontato il suo amore per la squadra gigliata ed espresso le sue opinioni su vari argomenti collegati.

 

Giulia, innanzitutto può raccontarci da dove nasce la sua fede viola?
"Bisogna tornare un po’ indietro nel tempo per spiegare il perché. Quando vivevo a Parma mio padre, da grande tifoso dei gialloblù, mi portò a vedere questa partita contro la Fiorentina allo stadio ‘Tardini’. Era inverno, poco prima di Natale. Ero entusiasta di andare a vedere queste questa partita come tifosa chiaramente del Parma. Sono entrata come tifosa dei ducali per poi uscire da tifosa della Fiorentina perché da lì è nata la mia passione viola, mi sono innamorata di quella squadra con i colori viola! Da quella partita in poi ho sempre seguito la Fiorentina. Si può dire che sia stato un po’ come un colpo di fulmine al cuore non si comanda e io ho avuto un colpo di fulmine, tanto che è diventata la mia squadra del cuore la seguo da sempre. Adesso coi social è tutto molto più semplice perché anche se non sono di Firenze posso seguire tutte le vicissitudini e le situazioni. Mi piacerebbe venire a vedere una partita al ‘Franchi’ ma non posso allontanarmi da San Benedetto Del Tronto il sabato e la domenica perché abbiamo la trasmissione da preparare, ma la Fiorentina la seguo in tutti i modi possibili".



 

Che opinione ha sulla recente rivoluzione che c’è stata in squadra nel corso del mercato? Che effetti può aver provocato?

"Voglio sottolineare l’enorme cambiamento che c’è stato rispetto all'anno scorso quando era una squadra statica e psicologicamente non forte l'anno scorso. Senza cambi continui di allenatori come quelli di Iachini e Prandelli e soprattutto grazie all'arrivo di Italiano in panchina la squadra ha ritrovato personalità e grinta oltre ad un bel gioco. Guardare quest’anno le partite della Fiorentina è divertente, lo scorso era una sofferenza incredibile. L'aspetto tecnico e la bravura dei giocatori è fondamentale, ma non dimentichiamoci che c'è anche l’aspetto psicologico, che secondo me non deve essere trascurato, e Italiano in questo senso ha dato una spinta in più a tutti i giocatori della squadra.
Sulla recente vicenda di Vlahovic secondo me il presidente Commisso ha fatto il massimo per quel che riguarda l'aspetto finanziario della faccenda hanno fatto il massimo. Ad ogni modo devi ricominciare da zero perché ci sono nuovi elementi che devono devono innanzitutto integrarsi e ambientarsi in Serie A. Italiano si deve rimboccare le maniche e deve riportare l'equilibrio dopo la botta iniziale per la partenza di Vlahovic. L’importante è che il gruppo resti unito e determinato.  Sono sicura che l’allenatore saprà essere il garante per dare nuovo vigore all’assetto della Fiorentina. I viola devono tornare al massimo del loro splendore e valore perché le possibilità ci sono, e c'è un presidente che secondo me ha tutte le opportunità per dare a questa squadra ancora tanto. Chiaramente siamo tutti esseri umani e se qualche volta uno sbaglia non ci si può accanire. Vero che ci sono stati anche degli errori, come l’acquisto di Kokorin per il quale ancora ad oggi mi sto mi sto domandando come mai è stato portato a Firenze".

 

La qualificazione in Europa secondo lei senza Vlahovic resta possibile?

"La qualificazione in Europa deve essere possibile, perché è una questione di mentalità. Vlahovic ormai è un capitolo chiuso per la Fiorentina, lasciamolo alla Juventus e alla sua maglietta a strisce bianche e nere. I viola devono puntare in alto con i nuovi elementi, e in questo caso chiaramente serve sempre la determinazione di Italiano e i suoi ragazzi. Ci sono in rosa giocatori strepitosi come Nico Gonzalez e Lucas Torreira e Alvaro Odriozola. Mi dispiace che sia partito Pulgar, io lo avrei tenuto come sostituto di Torreira e mi auguro veramente che Italiano dia fiducia immensa fiducia e continuità di gioco ad Amrabat, perché è un giocatore che a me piace. L’ho seguito quando era all’Hellas Verona e anche nel corso delle partite della nazionale del Marocco. Per me è molto bravo, deve ritrovare fiducia in sé stesso e Italiano deve dargliene do più, provandolo anche fianco di Torreira e non soltanto come vice. Sono contenta che sia rimasto comunque giocare a Firenze. Italiano deve trarre il meglio anche da lui".



 

Un parere sui nuovi arrivati Ikone, Piatek e Cabral?

"Parto da Cabral. Se Re Arthur, come lo chiamano, riesce ad estrarre Excalibur dalla roccia mi auguro che ci renda invincibili (ride, ndr). Cabral mi piace molto come calciatore, è giovane con voglia di crescere, e secondo me può fare bene. Piatek non l'ho ancora inquadrato, vanno tutti vanno visti poi sul campo con il tempo, e lo stesso vale per Ikone.  Questo per dire che comunque la fiorentina i numeri ce li ha e può fare tranquillamente senza Vlahovic. Anzi, vi confesso che non vedo l’ora che ci sia Fiorentina-Juventus…!"

Quale è il giocatore secondo lei al momento più importante della rosa a disposizione di Italiano?

"Secondo me non bisogna ragionare per singoli individui, ma come squadra. Ognuno nel suo ruolo deve essere valorizzato al massimo perché il gioco, l'armonia e il feeling che c'è tra i giocatori che creano una grande squadra. Secondo me non è che c'è un singolo giocatore che è più importante degli altri, un po’ come quando Cristiano Ronaldo era alla Juventus. Sono tutti importanti e devono essere valorizzati per rendere al massimo in un con testo di squadra che deve essere equilibrato. A mio avviso è questo il segreto".

Le sue valutazioni sull’operato della società fino ad adesso?

"Ritengo che la Fiorentina sia una delle società della Serie A più stabili dal punto di vista economico. Commisso mi dà fiducia, gli errori a volte ci possono stare, non siamo perfetti e probabilmente ci saranno anche in futuro. Però bisogna guardare nel complesso e io sostengo il presidente, penso che abbia fatto azioni giuste. Poi ci possono stare contestazioni ci possono e critiche, ma non bisogna mai arrivare a offendere e a denigrare il singolo individuo. Il mercato è stato impostato come doveva, mi auguro sia stata fatta chiarezza soprattutto sulle modalità di pagamento di Vlahovic da parte della Juventus. Aggiungo che da parte dei tifosi mi aspetto sempre di più l’intento di restare uniti per la squadra e società".

 


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