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Commisso Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina è chiamata agli ultimi due duelli di campionato, contro Bologna ed Udinese, con enormi problemi di formazione in avanti, ma soprattutto con la consapevolezza che potrebbero non bastare neanche due vittorie per conquistare l’Europa. Diventa allora fondamentale una programmazione che preveda la conferma dei big, da riscattare e da trattenere, anche senza partecipazione alle coppe, per non dover ricominciare di nuovo da zero.

Non buttare via gli acquisti delle ultime due sessioni di mercato

De Gea ha portato alla Fiorentina almeno dieci punti in campionato e altrettanto bene ha fatto in Conference League, quando è stato schierato titolare. Privarsene, avendo un’opzione per rinnovare in automatico il suo contratto di un altro anno (seppur a stipendio raddoppiato), sarebbe davvero una follia. In difesa è arrivata l'ottima notizia del rinnovo di Comuzzo, così come sarebbe importante vedere una conferma anche di capitan Ranieri e di Pongracic. Gosens sarà uno dei punti fermi della Viola del futuro, sperando che lo diventi anche Dodô, in attesa di un accordo sul suo rinnovo di contratto.

A centrocampo la Fiorentina dovrebbe considerare il rinnovo del contratto di Mandragora, diventato uno dei leader indiscussi in campo e nello spogliatoio. Fagioli, il cui obbligo di riscatto varrebbe soltanto in caso di Europa, non può comunque essere perduto: una volta superati definitivamente gli strascichi psicologici del problema scommesse, può diventare uno dei centrocampisti più forti dell’intera Serie A. Per 4 milioni di euro, poi, Cataldi sarà probabilmente riscattato, nonostante non sia più giovanissimo. Da valutare la posizione di Folorunsho, ottimo giocatore ma che ha reso poco a causa di un utilizzo costante fuori ruolo.

Per Gudmundsson si cercherà un’intesa su basi diverse con il Genoa. In più, perché non nominiamo Kean? Semplice, perché è l’unico giocatore che può decidere autonomamente il proprio destino. Con 52 milioni di euro versati nei primi 15 giorni di luglio infatti, qualsiasi società potrà acquistarlo, naturalmente col suo consenso. Sarebbe una grave perdita, ma con quella cifra, trattenendo gli altri big, si potrà acquistare un degno sostituto e ammortizzare in piccola parte anche la spesa dei (tanti) riscatti. A meno che non voglia restare in un ambiente che lo ha risollevato, considerando che la prossima sarà la stagione che porterà al Mondiale.

E tutti i calciatori che torneranno dai prestiti…?

Quel che è certo è che non sarà un lavoro facile per Daniele Pradè, perché torneranno anche tanti calciatori dai prestiti. Molti di loro sembrano ai margini del progetto, presumibilmente da piazzare per non appesantire in maniera significativa un monte ingaggi che non potrà contare, probabilmente, neanche sugli introiti europei. Insomma, la richiesta di Firenze è un sacrificio economico per le casse del presidente Commisso, ma che potrebbe essere ben ripagato. La storia di quest’anno del Napoli insegni…

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