Un cazzotto sferrato in maniera sorprendente e che arriva diretto allo stomaco. Così possiamo definire l'uscita della Commissione Europea sul rifacimento del Franchi, stadio chiamato ad ospitare anche in futuro le partite della Fiorentina.

Mentre a Firenze si discuteva su dove far traslocare la squadra viola durante i lavori, dall'Unione Europea arrivava la richiesta di ulteriore approfondimento per tre misure che erano state approvate dal precedente Governo, tra le quali quella riguardante il Franchi.

Ballano 55 milioni più un ulteriore 30% di adeguamento dei prezzi delle materie prime per un totale di 71,5 milioni, una cospicua fetta di quei 197 previsti per rifare in toto (o quasi) lo stadio.

Il nostro Governo ha già fatto sapere che "fornirà ulteriori elementi a sostegno dell’ammissibilità di tutti gli interventi". Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è già attaccato alla cornetta del telefono per coordinarsi con chi di dovere.

Mentre il presidente Anci Antonio Decaro ha già parlato di "dietrofront grave e immotivato della commissione che ci auguriamo voglia rivedere presto la sua posizione".
E questa è solo la prima puntata.

Decaro: "Grave dietrofront della Commissione Europea sui progetti di Venezia e Firenze"
“Abbiamo appreso con sbigottimento le notizie diffuse da Palazzo Chigi circa l’esito dell’incontro con la Commissi...

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