Ci ha messo un mese a convincerlo ma ora Pioli non lo toglie più: stavolta per Fazzini ci sarà anche un compito proibitivo

Fronteggiare Luka Modric, mostro e totem assoluto del calcio mondiale nell'ultimo decennio: sarà questo uno, ma non l'unico, compito di Jacopo Fazzini domani sera a San Siro. Due chiome bionde che vorrebbero interpretare il calcio allo stesso modo: Fazzini è ancora all'inizio del percorso ma ha superato diversi step finora.
Un mese per convincere Pioli
E dire che a inizio stagione, Pioli sull'ex empolese ci andava cauto, convinto di ricavare la qualità dalle punte schierate insieme, con Gudmundsson alle spalle. Mentre a centrocampo si andava di muscolarità e lentezza, con Sohm e Ndour. Poi però la carenza di brillantezza ha obbligato a lanciare Fazzini, che a oggi rappresenta “un titolare a tutti gli effetti”, scrive il Corriere dello Sport. Lo è stato contro Como, Pisa e Roma e lo sarà anche domani a Milano, in una posizione ibrida tra i due mediani e l'attacco.