Nicoletti a FN: “Il problema non è Piccoli, ma Sohm, e anche la mancata cessione di Comuzzo. Il Franchi? Colpe equamente divise tra Fiorentina e politica”

Durante il suo intervento a Hangover Viola di Fiorentinanews.com, l’intermediario di mercato Costantino Nicoletti si è concentrato in maniera puntuale su alcune trattative viola recenti e del passato, per poi commentare anche la questione legata ai lavori all’Artemio Franchi.
‘Hanno provato in tutti i modi a cedere Comuzzo, ma…’
“Dopo la cessione fenomenale di Vlahovic, il capocannoniere della Serie A ceduto a metà stagione, una vera nefandezza fatta che venne anche celebrata, fino a Kean non si è stati in grado di riprendere un attaccante importante, anzi, non se n’è azzeccato uno. Non rimprovero Pradè per la scelta di ampliare l’attacco con Dzeko e Piccoli, il problema è stato non monetizzare le uscite per gli errori commessi in precedenza e sopratutto non essere riusciti a cedere Comuzzo. Ci hanno provato in tutte le maniere a mandarlo in Arabia, promettendogli di riprenderlo in futuro, il ragazzo non se l’è sentita di andare. Coi soldi di Comuzzo sarebbero arrivati un difensore e magari un centrocampista di spessore”.
‘Il problema non è Piccoli, ma Sohm e una difesa non rinforzata’
“La sorpresa, sia del calciatore che della Fiorentina, è che non è arrivata alcuna proposta per Kean durante il periodo della clausola da 52 milioni di euro. L’operazione che però lascia perplessi è quella di Sohm, per cui sono stati spesi 16 milioni di euro, e le mosse in difesa, nella quale non è stato alzato il livello. Oggi gioca Pablo Marì, che era stato preso per Palladino lo scorso inverno… manca un difensore. C’è Ranieri che fino a due anni fa era fuori rosa e si allenava a parte a Moena. Bisogna recuperare Fagioli, facendolo giocare in Conference, il problema è di natura mentale. Gudmundsson? Bisogna parlarci e capire cosa non va, ha doti pazzesche”.
‘Stadio? La Fiorentina una Ferrari guidata come una 500’
“La questione stadio? Un’eterna telenovela, tra supercazzole e ostracismi. Le responsabilità sono equamente divise 50 e 50 tra Fiorentina e politica. Per propaganda poi c’è chi fa pendere la bilancia più da una parte che dall’altra. Non ci sono mai state nè sinergia nè unità d’intenti. Non c’è mai stata la volontà di individuare un’altra area, la Fiorentina non ha mai voluto andare a giocare altrove un anno per mettere la politica spalle al muro. Un anno a Empoli non si poteva fare? La Fiorentina non riesce a riempire nemmeno un Franchi ridotto, la tribuna è quasi sempre vuota, i prezzi sono folli. Lo show di Barone davanti allo stadio di Modena lo ricordate? La Fiorentina è una Ferrari ma guidata come una 500 da un neopatentato, che sbaglia anche a mettere benzina”.