Non ci resta che la matematica: perché la Fiorentina può ancora sognare l'Europa, e cosa serve per provarci fino alla fine

La sconfitta col Venezia ha messo una bella pietra tombale sulle chance europee della Fiorentina, che si ritrova a due giornate dalla fine con un ambiente seriamente destabilizzato, una tifoseria giustamente contrariata, e con poche, pochissime probabilità di tornare a giocare un po' di calcio europeo per l'anno prossimo. Ma c’è ancora qualche flebilissima speranza?
Questa la classifica attuale dal quarto al nono posto:
4°) Juventus | 64 | Champions League |
5°) Lazio | 64 | Europa League |
6°) Roma | 63 | Conference League |
7°) Bologna | 62 | |
8°) Milan | 60 | |
9°) Fiorentina | 59 |
Piccole, piccolissime probabilità, ma non è finita
Partiamo dall’assunto che, per avere anche la benché minima possibilità di giocare in Europa l’anno prossimo, la Fiorentina dovrà raccogliere 6 punti vincendo contro Bologna e Udinese in queste ultime due giornate, terminando il proprio campionato con 65 punti. Per quanto visto di recente sembra utopico, e probabilmente lo è, ma aggrappiamoci a tutto ciò che ci rimane: il Bologna ha una finale stasera che dovrebbe togliere preziose energie ai giocatori, e l’Udinese è in crisi con gli infortuni e non ha più nulla da chiedere al nostro campionato.
La prima discriminante in questa corsa europea è la vincitrice della finale di stasera. Se la squadra che vince la Coppa Italia poi termina il suo campionato al massimo al settimo posto, allora solo la quinta si qualificherebbe in Europa League (insieme ovviamente alla vincitrice della Coppa Italia) e solo la sesta andrebbe in Conference. Se la vincitrice arrivasse almeno al sesto posto, allora in Conference ci andrebbe la settima classificata. Morale della favola, per evitare inutili grattacapi, assumiamo che in Europa ci si acceda solo dalla sesta posizione in su, che diventa quindi l’obiettivo minimo da raggiungere per i viola dato che il settimo posto potrebbe non bastare.
Scontri diretti a favore, ma potrebbe non bastare
La Fiorentina può ancora sperare nell'Europa solo perché, se c’è un merito da dare a questa squadra, è quello di aver saputo raccogliere punti pesanti contro le big: la situazione scontri diretti, in virtù delle ottime prestazioni stagionali contro le squadre della ‘parte sinistra’ della classifica, è ottima per la Fiorentina. In caso di arrivo a pari punti la Fiorentina sarebbe in vantaggio su tutte e 4 le dirette concorrenti: Lazio (battuta sia in casa che in trasferta), Juve (pareggio a Torino e vittoria al Franchi), Roma (battuta 5-1 e perso 1-0 all'Olimpico, quindi miglior differenza reti negli scontri diretti). Per il Bologna la situazione è più complessa: all’andata i rossoblù vinsero 1-0, quindi per superarli serve una vittoria domenica con più di 1 gol di scarto. Se però la Fiorentina vincesse con un solo gol di scarto, per superarli dovrebbe finire l’anno con differenza reti migliore (al momento la Fiorentina è a +4). Infine, se i viola vincessero entrambe le partite, non sarebbe possibile arrivare a pari merito col Milan, ma nel caso di arrivo a pari punti coi rossoneri sarebbe sempre la Fiorentina ad avere la meglio (in virtù della vittoria a Firenze e del pareggio a Milano).
Non prendiamoci in giro
Chiaramente, recuperare tutti questi punti alle dirette concorrenti ad appena due giornate dal termine è difficilissimo, specialmente dopo la prestazione horror di Venezia. Questo deve evidenziare non solo l'enorme peso della sconfitta in Laguna, ma anche quello dei molteplici punti persi durante l'anno. Ma non tutto è perduto: non ci resta che la matematica, per sperare nell'Europa.