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Si muovono le acque nell'attacco della Fiorentina, dopo che nella giornata di ieri il procuratore di Cutrone ha dichiarato che è stato rimosso l'obbligo di riscatto dal contratto del suo assistito. L'azzurrino infatti era vincolato al raggiungimento di 26 presenze nell'arco del biennio, vincolo che, a detta del suo entourage, ne ha fortemente condizionato il suo impiego in questo inizio di stagione.

Sul Corriere dello Sport-Stadio leggiamo che adesso il contratto prevedrebbe un 'diritto d'acquisto' esercitabile dal club di Commisso, con una cifra che potrebbe addirittura esser rinegoziata con il Wolverhampton. Così Giovanni Branchini ha rimescolato le carte dell'attacco viola. Pradè nei giorni scorsi aveva ribadito che dietro lo scarso utilizzo del giocatore c'erano solamente motivazioni di carattere tecnico, smentendo qualsiasi causa dovuta appunto ad un diktat societario che proibisse ai due tecnici di schierare Cutrone dal primo minuto. Adesso l'attaccante classe 98' non ha più scuse, e vuole giocarsi le sue chance alla pari con Vlahovic e Kouame.

Inoltre se l'ex Milan non trovasse lo spazio necessario in viola, sullo sfondo il Bologna sembra aver messo gli occhi addosso a Cutrone. Per adesso Mihajlovic rimane in attesa, ma l'opzione di un futuro lontano da Firenze è più che possibile.


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