Benedetto Ferrara: "Dzeko e Fortini come il vecchio e il bambino di Guccini. Centenario rischia di diventare festa malinconica"
Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara torna sul tema Dzeko e sulle notizie legate al Franchi in ottica Centenario:
"I giorni prima della vittoria di Vienna non erano depressivi, di più. Oltre a una classifica buia ci si è messa anche la notizia del ritardo dei lavori al Franchi. Il prossimo centenario iniziava a somigliare a una di quelle feste malinconiche in cui tutti vorrebbero divertirsi ma nessuno ci riesce. Invece ecco che a metà settimana qualcosa accade. Non per il cronoprogramma del Franchi (festone alle due strade?) ma per la prova della squadra di Pioli.
Nel frattempo abbiamo visto altri occhi. Parliamo di quelli dei calciatori. Stavolta c’era un po’ di luce. Non male, dai. E poi lui, Edin. Trascinatore in campo, uomo di grande esperienza capace perfino di dire le verità davanti alle telecamere del post partita. Lo fa scherzando, ma fino a un certo punto. Insomma, l’idea dei tre centrocampisti dietro a due punte vere a lui piace. Il tecnico risponde, sorridendo pure lui (le vittorie aiutano a cambiare faccia e toni), che Dzeko conosce la strada per andare nel suo ufficio. Come dire: se vuole parlare io ci sono. Naturalmente i due già si saranno confrontati, considerati i problemi della Fiorentina. Avere nello spogliatoio uno come Dzeko e non approfittarne non avrebbe senso. Non è un caso se il biosniaco è andato in campo a Vienna. Bello anche il suo abbraccio a Fortini, altra bella sorpresa. Come dire: il vecchio e il bambino. Non ti offendere Edin, è solo il titolo di una canzone del maestro Guccini".



