Una certezza di nome Mandragora: un operaio che si è fatto leader, ma adesso serve qualcosa in più

Un anno fa, di questi tempi, in pochi avrebbero scommesso sul fatto che Mandragora sarebbe finalmente riuscito ad imporsi nel centrocampo viola, diventando leader e giocatore essenziale della Fiorentina.
Una crescita vertiginosa
Ad un anno di distanza invece anche solo pensare ad un undici titolare senza il centrocampista ex Torino pare follia. Mandragora in 12 mesi è riuscito a mostrare tutto il potenziale che per anni era rimasto nascosto. Gol, interdizione, equilibrio e anche geometria.
Uno scalino in più
Nel mare di dubbi legati alle difficoltà della Fiorentina in questo inizio di campionato, Mandragora sembra essere una delle poche certezze. E così dopo Italiano e Palladino anche Pioli lo ha eletto a centrocampista cardine del gioco viola. Un leader che però è chiamato a fare un ulteriore scalino per prendere per mano la squadra e trascinarla fuori dal pantano nella quale si è ritrovata.