La giornata di oggi sarebbe potuta essere in qualche modo storica per la Fiorentina e per tutto il calcio italiano, con le compagini della massima competizione nazionale che avrebbero dovuto tornare ad allenarsi in gruppo dopo più di tre mesi. Nelle prossime ore per quanto riguarda la riapertura pressochè totale dei centri sportivi saranno dettate le linee guida da seguire. Ma il 18 maggio resta comunque una data storica nella storia della Fiorentina. Era l'undici maggio del 1969 quando i viola di Pesaola schiantavano la Juventus a Torino conquistando la matematica certezza di cucirsi il tricolore sul petto l'anno successivo. Sette giorni più tardi, esattamente il 18 maggio 1969 la Fiorentina Campione d'Italia si ritrovava a festeggiare davanti al proprio pubblico con l'ennesima vittoria per 3-1 contro il Varese firmata dai gol di Amarildo Merlo e il solito Chiarugi.



La Fiorentina 1995/96 nasce sotto una buona stella e sin dalle prime giornate dichiara guerra al Milan di Capello per il posto da prima della classe. Ranieri in panchina si dimostra abile stratega, Toldo, Rui Costa, Batistuta e company fanno il resto. La Fiorentina conclude il proprio torneo al terzo posto in classifica; ma se in campionato i viola non si sono dimostrati all'altezza di fare a sportellate col Milan sino alla fine, in Coppa Italia la squadra di Ranieri è un bulldozer. I gigliati spazzano via il Palermo e l'Inter guadagnandosi di diritto un posto per la finale contro l'Atalanta. 1-0 al 'Franchi', 0-2 a Bergamo: Firenze è in tripudio. Dopo 21 lunghi anni la Fiorentina nella notte del 18 maggio 1996 torna ad alzare un trofeo riempendo d'orgoglio una città intera.



Arriviamo a tempi più recenti. La Fiorentina 2007/08 di Cesare Prandelli vive costantemente la stagione su un ottovolante tra l'Italia e Europa. La banda del 'Mago di Orz', come amavano chiamarlo i tifosi a lui più legati, pur senza grandissimi nomi a tratti si dimostra una gang di prestigiatori. Tante le partite da incorniciare: la vittoria in rimonta contro la Juventus a Torino, le prestazioni europee contro PSV ed Everton, i tre punti "di misura" ottenuti sulla Lazio. Ma a poche giornate dal termine del campionato, dopo l'elettroshock subito dall'eleminazione dall'allora Coppa Uefa, la creatura di Prandelli si arena. Il Milan si riprende il quarto posto e all'ultima giornata a Torino, Sereni sembra insuperabile e le speranze di poter disputare la massima competizione europea ridotte al lumicino. Anche 12 anni fa, ci pensò un (italo) argentino a rovesciare il destino. E "rovesciare" va preso proprio alla lettera. Perchè il 18 maggio 2008 la Fiorentina si guadagna di diritto un posto in Champions League solo grazie ad una splendida acrobazia di Pablo Daniel Osvaldo. L'uomo del destino, nel giorno del destino.


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