​​

Il tifo organizzato del Milan si esprime per la prima volta dopo l'inizio dello scandalo “Doppia curva”. La Curva Sud, alla vigilia del primo impegno ufficiale della nuova stagione, prende posizione attraverso un comunicato ufficiale:

“Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coreografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene oggi dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo darvi le prime risposte: nessun riscontro sui nuovi striscioni, vietati quasi tutti i vecchi striscioni, black-list con divieto di abbonamento al 2° blu. In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate. 

Il comunicato prosegue annunciando la decisione del tifo organizzato del Milan: "Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d'Italia. Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e senza alcuna logica. Buon teatro a tutti!"

 

 

 


💬 Commenti (1)