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Roberto Goretti
Roberto Goretti. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Il mercato di gennaio sta per iniziare e la Fiorentina è chiamata a correre ai ripari vista la complicata situazione in classifica in cui si ritrova. Ma in che modo potrebbe agire per risistemare la rosa e quanta libertà sul lato economico avrebbe la società su questo fronte? Per approfondire questi particolari Fiorentinanews.com ha intervistato in esclusiva Luigi Dell’Olio, giornalista esperto di economia per Private, Affari e Finanza e Repubblica.

Iniziamo da alcuni dettagli che riguardano la situazione attuale della Fiorentina e non soltanto in campo: tanti soldi spesi nel mercato, più l'ingaggio di Pioli esonerato a novembre... Come è messa la Fiorentina su questo aspetto?

“Il bilancio della Fiorentina è solido perché in questi anni il proprietario è sempre intervenuto con i propri fondi a ripianare le perdite generate dal club. Se guardiamo l’ultimo bilancio, la società viola ha chiuso con un rosso di ben 23 milioni di euro, nonostante entrate record dallo sponsor di maglia di 25 mln. Soltanto Inter e Juventus incassano qualcosina in più, mentre ad esempio il Milan si ferma a 19 milioni, la Roma a 12 e il Napoli a 9 mln. Lo sponsor è Mediacom, quindi sempre del presidente Rocco Commisso. Quest’anno le cose potrebbero anche andare anche peggio, considerato che il costo della rosa, come riferito da CalcioeFinanza, sale da 103 mln a 111 mln, di cui 6 mln per Pioli e relativo staff”.

Roberto Goretti è attualmente il ds viola e l'arrivo di Fabio Paratici come nuovo dirigente sembra imminente: quanta liquidità ha la Fiorentina da poter spendere sul mercato di gennaio e risistemare come si deve la squadra?

“Leggendo il bilancio emerge che entro fine giugno la società dovrà saldare debiti con i club da cui ha acquisito i calciatori, tesserati anche prima del 2025-26, per 50,1 milioni, a fronte di crediti per 33,4 milioni. Insomma, tutto dipenderà da quanto vorrà impegnarsi Commisso. In ogni caso, è molto difficile che la Fiorentina faccia nuovi acquisti, considerato il rischio retrocessione, che renderebbe impossibili da sostenere certi stipendi. Mi aspetto almeno un acquisto per reparto, ma tutti in prestito, al massimo con obbligo di riscatto vincolato alla salvezza”.


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