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Il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini, ha scritto stamani un editoriale sul proprio giornale, dedicato alla vicenda stadio della Fiorentina. "Sull’ipotesi Campi ieri il sindaco ha abbandonato i toni belligeranti per imboccare la via della diplomazia - si legge - ma difficilmente può trattarsi di un ripensamento: per Nardella la Fiorentina deve giocare in uno stadio che stia dentro i confini (angusti) del Comune di Firenze. In suo soccorso è intervenuta a più riprese Toscana Aeroporti, la società che gestisce Peretola, secondo la quale la costruzione dello stadio a Campi contrasterebbe irrimediabilmente con la nuova pista del Vespucci, parallela all’autostrada"

Ermini accusa il fatto che Firenze ha perso "un disegno unico di riferimento" in chiave di sviluppo urbanistico. "L’effetto è paradossale: il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, e Commisso rappresentano le uniche due vere opportunità di sviluppo di Firenze, con due opere strategiche per la città. Per Peretola ballano circa 400 milioni (di cui 150 di aiuti pubblici), per il nuovo stadio 300. Ebbene, siamo riusciti nell’impresa di mettere Toscana Aeroporti e Fiorentina una contro l’altra, su uno stesso spazio di gioco. Sono i derby che più sono in voga da queste parti. Non si giocano con il pallone. Ma con la palla. Avvelenata, naturalmente".


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