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Per approfondire le prime vicende di mercato in casa viola, Fiorentinanews.com ha intervistato in esclusiva Davide Bombardini, ex centrocampista di Bologna, Atalanta, Roma e tante altre squadre, il quale ha commentato anche il percorso da ds della Fiorentina di Daniele Pradè, che conosce molto bene avendolo avuto come dirigente in passato.

Iniziamo dalle prime mosse di mercato della Fiorentina: in attacco è arrivato Dzeko e per il centrocampo è in arrivo Fazzini dall’Empoli. Quale è il tuo parere al riguardo?

“Mi piace il profilo di Fazzini, un ottimo centrocampista, un giovane promettente. Ritengo che la Fiorentina debba fare più acquisti di questo genere. Un ottimo centrocampista, già in Nazionale, poi italiano, mi piace come acquisto. 
Per quanto riguarda Dzeko invece questi sono acquisti che li farei per ultimo, nonostante sia un giocatore abituato a grandi palcoscenici, che può far da chioccia ai più giovani e può dar tanto anche allo spogliatoio, ma anche in campo. Però sono colpi che terrei per ultimi. Andrei un po' più sui giovani. Poi dipende anche dalla strategia della società, a che cosa serve Dzeko, perché magari tutto il campionato sicuramente non potrà farlo da titolare, ma può dare una grossa mano. Però, quando si inizia ad andare sui 38, 39, 40 anni, sono colpi che magari diventano ciliegine da mettere alla fine sulla torta. Vediamo, comunque è un giocatore di esperienza che può dare tanto anche non giocando”.

Ha avuto Daniele Pradè come ds nel corso della tua avventura calcistica: come valuta il suo operato attuale alla Fiorentina, anche dopo i cori e gli striscioni di protesta dei tifosi viola? 

“Sì, conosco Pradè da tanto. Daniele è nel calcio da 30 anni, quindi è un uomo che ne sa. Lo reputo sicuramente un ottimo dirigente. Ho visto che ci sono stati cori contro e striscioni, ma questo fa parte anche del gioco. Come ci sono per i giocatori, come ci sono per gli allenatori, ci sono anche per i dirigenti. 
In una carriera lunga 30 anni ci sta che a volte ti scontri con i tifosi, con la piazza. Io valuto il suo operato comunque buono, perché la Fiorentina in questi anni è cresciuta e ha avviato un percorso che secondo me è ancora in fase di crescita. Dopotutto, piano piano, quando è arrivato Commisso, la Fiorentina è sempre andata in crescendo. Quindi io penso che Prade abbia fatto un buon lavoro, che però deve essere ancora finito”.


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