Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
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L'attaccante della Fiorentina, Andrea Belotti, è pronto per la finale di Conference League contro l'Olympiakos. Intervistato da Uefa.com ha detto: “Sono arrivato a Firenze prima degli ottavi di finale e fino a quel momento avevano giocato molto bene, credo perché affrontavano le partite con grande consapevolezza e rispetto per gli avversari. Naturalmente, il fatto che molti dei miei compagni di squadra abbiano vissuto un'esperienza simile l'anno scorso, li ha aiutati a gestire meglio certe situazioni e abbiamo raggiunto meritatamente la finale. Giocando queste competizioni, ci si abitua sempre di più al calcio europeo e agli stili dei diversi Paesi”.

La rete al Bruges

Sulla rete, bella, realizzata al Bruges: “È stato un gran gol, ma credo che tutti i miei gol siano speciali, anche quelli più semplici! Sapevamo che l'andata in casa era molto importante e, davanti a un pubblico che ci ha sostenuto fin dall'inizio, volevamo un buon risultato in vista del ritorno. Segnare in una semifinale europea, in una partita così importante, è qualcosa di cui essere orgogliosi. La mia esultanza è stata un'esplosione di emozioni. È stato un modo per dimostrare quanto fosse importante quel gol in quel momento chiave”.

“Arrivare per due anni consecutivi in finale non è mai un caso”

Seconda finalissima di fila nella competizione per i viola: “Giocare per la prima volta una finale europea non è mai facile. Sai che in certi momenti devi sapere qual è la cosa giusta da fare, la strada giusta da percorrere. Purtroppo per i miei compagni è andata male (la scorsa stagione in finale contro il West Ham ndr), ma ricordo che hanno fatto una partita straordinaria e meritavano di vincere. Quest'anno siamo di nuovo qua, il che dà grande forza alla squadra. Arrivare in finale per due anni consecutivi non è mai un caso”.

Risollevare Firenze e ricordare Barone

Su cosa significherebbe la vittoria per la città, Belotti ha detto: “Firenze vive e respira calcio. Vincere renderebbe la città felice, le permetterebbe di festeggiare. Anche se non c'ero, posso immaginare cosa abbiano passato l'anno scorso quando hanno perso. Questa volta abbiamo bisogno di un risultato diverso, per far risollevare la città. Questa finale è importante anche per qualcuno che purtroppo non è più con noi. Una persona che ha vissuto la Fiorentina con il cuore e con l'anima, che ha fatto tutto per la Fiorentina e che vivrà per sempre nei nostri cuori. Parlo di Joe Barone”.

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