Dopo aver intervistato Mustafa Watte e Andres Lasso, continua lo Speciale Stadio di Fiorentinanews.com con Gabriele Giacomelli, Candidato Sindaco del Partito Comunista.



Siamo in trepidante attesa. Il Comune di Firenze sta aspettando ACF Fiorentina per capire quali saranno i prossimi appuntamenti sulla vicenda Stadio. Lo stesso stadio per cui la stessa Politica, nel 2008, era d’accordo nel fare secondo il progetto lanciato dalla famiglia Della Valle. Il Comune assume una posizione chiara, anzi chiarissima. Ma ad oggi, non c’è niente. Anzi c’è un Franchi che sta peggiorando ogni giorno di più. Ecco, arrivando alla campagna elettorale che sta affrontando, il suo competitor Dario Nardella, nella presentazione del programma amministrativo dei prossimo cinque anni, non ha neanche citato lo stadio. Rassegnazione comunale o colpa della Fiorentina? Non si farà? Perché non lo ha citato. Quindi, Lei cosa ritiene che poteva essere fatto in più? Quale posizione ha sul progetto su cui il Comune sta aspettando Fiorentina? Una volta Sindaco, continuerebbe con questo? Cosa cambierebbe?

"Ritengo che le varie incertezze sulla questione dello stadio siano da imputare a un chiaro e progressivo disimpegno da parte della famiglia Della Valle dalla gestione della Fiorentina. Un disimpegno testimoniato anche dai risultati mediocri della squadra negli ultimi anni. Nonostante questo Nardella sarà ben felice di poter favorire in ogni modo qualsiasi progetto che i Della Valle potranno ripresentare. Non potrebbe essere altrimenti da un sindaco del PD, un partito che da sempre ha rappresentato gli interessi dei padroni a discapito dei lavoratori e delle classi popolari, in questo caso si tratterebbe di favorire gli interessi di padroni del calcio come i Della Valle.

Come Partito Comunista siamo assolutamente contrari al progetto del nuovo stadio per molteplici ragioni: prima di tutto il nuovo stadio non sarebbe altro che una minuscola parte di un enorme progetto cosiddetto della "cittadella viola", una vera e propria "dellavallopoli" ovvero un quartiere completamente in mano a magnati miliardari con outlet e negozi di lusso, tutto nella direzione di una ulteriore commercializzazione di ciò che noi comunisti riteniamo debba essere una passione popolare e non un business per miliardari.

Un altro elemento da considerare e che oggi vediamo applicato in quelle realtà dove esiste uno stadio di proprietà moderno è l'aumento incredibile del costo dei biglietti; un aumento che di fatto renderebbe l'accesso alla manifestazione sportiva un lusso per quei pochi che potranno permetterlo. Pensiamo ai settori popolari in particolare come le curve il cui biglietto arriverebbe a costare una media di 50 euro a partita, espellendo di fatto i tifosi delle classi popolari dall'accessibilità allo stadio: quale vantaggio avrebbe dalla costruzione del nuovo stadio un ragazzo proveniente dalla periferia appassionato della squadra della propria città o un genitore che vuole portare la domenica proprio figlio allo stadio, se per ragioni economiche si vedranno preclusi l'accesso allo stadio?

Ai Della Valle a Firenze, come agli Agnelli a Torino, a questi padroni del calcio (come del resto a tutti i padroni) interessa solo il proprio business e tutto questo succede perché il calcio, al pari di tutto il resto all'interno del nostro sistema economico, è sempre più soggetto alla logica del profitto. La partita, il tifo, l'accessibilità alla manifestazione sportiva sono completamente secondari rispetto all'obiettivo principale delle società sportive: fare business e massimizzare i profitti. È in questa logica che si inserisce il progetto del nuovo stadio della Fiorentina, una logica di mercato e di business per miliardari e non un vantaggio per i tifosi e per i cittadini di Firenze, che vedrebbero ancora più ridotta la propria squadra del cuore a un mero elemento di mercato.

Come comunisti proponiamo la piena riqualificazione dello stadio Artemio Franchi con particolare attenzione ai settori popolari come le curve completamente trascurate dai recenti lavori di "ammodernamento" dello stadio, siamo favorevoli alla valutazione di un progetto di copertura tramite una struttura esterna che non andrebbe a intaccare il valore architettonico dello stadio comunale".


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