Una Fiorentina a due facce: Iachini si interroga

Le ultime due partite della Fiorentina sono state caratterizzate dal solito leitmotiv. Contro Milan e Udinese infatti, la Viola ha giocato per oltre un tempo e mezzo con il freno a mano tirato, per poi accendersi nel rush finale di partita. Contro i rossoneri la squadra di Iachini, pur essendo con l'uomo in meno, è riuscita prima a pareggiare con il rigore di Pulgar e poi ha sfiorato la vittoria, negata solo dall'intervento di Begovic sul tiro a botta sicura di Caceres. Stesso copione alla Dacia Arena: prima parte di gara noiosa, probabilmente condizionata anche dalle porte chiuse. Poi, con l'ingresso di Cutrone, la Fiorentina si è accesa e negli ultimi minuti ha chiuso l'Udinese nella propria metà campo. Sfiorando anche il gol della vittoria nei minuti di recupero con il tiro di Chiesa, respinto in tuffo da Musso. Una Viola a due facce quindi: poco efficace per gran parte della partita, alla caccia del gol negli ultimi minuti. E Iachini si interroga sul perché la sua Fiorentina abbia due facce così nette e distinte.