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Ikone Ranieri
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Questo pomeriggio il tecnico del Como Cesc Fabregas ha partecipato alla conferenza stampa della vigilia della sfida contro il Verona, analizzando alcuni temi di attualità in casa lariana. L’allenatore ha avuto modo di parlare anche dell’attaccante di proprietà della Fiorentina Jonathan Ikone.

“Il Verona non ha mai cambiato il proprio stile di gioco, sfruttano la verticalità e la profondità cercando i due attaccanti. Sviluppano anche sulle fasce con giocatori molto veloci, sarà difficile anche perché ultimamente stanno facendo bene. Loro dovranno vincere per forza, anche se sono molto vicini alla salvezza. Dovremo entrare in un ambiente tosto per provare a vincere la partita. Mi dispiace che il campionato finisca a breve, il calcio è la nostra vita. Siamo in un buon momento, vogliamo continuare a vincere”. 

“Mi sento molto attaccato al Como, ormai sono un comasco”

Ha parlato anche del suo futuro: “Voi sapete più di me. Io parlo con il cuore e dico quello che sento dentro, sempre. Dovrei essere più razionale. Abbiamo iniziato a parlare con la società, mi sento molto attaccato a tutto ciò che significa Como, mi sento un comasco. Questo non cambierà mai, io devo sentire che tutti siamo dalla stessa parte, tutti all’interno del club devono credere in quello che facciamo. Per come lavoro io devo sentire fiducia massima nei ragazzi e nella società. È la mia ambizione, devo capire se tutti sono convinti di continuare a seguirmi. Sono sempre stato molto chiaro, quando si parla con il cuore è difficile sbagliare. La mia permanenza? Per la certezza deve essere tutto ufficiale. Non sono preoccupato, sono molto sereno. Non posso dire altro, mancano 5/6 giorni di stagione. Chiedo di aspettare un po’ poi sarà tutto chiaro”.

“E' normale che pensi ad alzare il mio livello, ma ora penso solo al Como”

Ha sottolineato anche le sue ambizioni: “Certamente voglio crescere personalmente e alzare il livello, ma lavoriamo soprattutto per il Como. L’anno prossimo dovrà essere di forte consolidamento, per creare una forte stabilità in Serie A. Nell’anno successivo si dovrà fare il passo successivo. Se succederà prima ben venga, lavoreremo per questo nel prossimo ritiro. Non voglio avere più di 27 giocatori, questo è uno step che dobbiamo fare. Ci saranno scelte dolorose, sorprendenti e doverose. Ad esempio, Rispoli tornerà e dovrà dimostrarmi nel ritiro che potrà stare con noi. Non mi piace dire bugie, non dirò mai che il nostro obbiettivo è andare in Europa già l’anno prossimo. L’anno prossimo tutti questi ragazzi giovani non potranno quasi più sbagliare; adesso, se giocano male non succede niente, ma nella prossima stagione non saranno più delle novità e ci sarà qualcuno che li aspetta al varco”.

“Siamo riusciti a riportare Ikone al suo livello: non sentiva piu l'amore della gente”

In chiusura ha avuto modo di parlare anche di un ex Fiorentina: “Penso che abbiamo aiutato Ikonè, lo abbiamo portato al suo livello. Non sentiva più l’amore del gruppo e della gente, qui lo sta ritrovando. Può incidere ancora di più, avere più continuità. Ha fatto quello che mi aspettavo da lui, sono contento. Dobbiamo ancora valutare”.

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