La Fiorentina è in crisi, sotto il punto di vista dell’identità di squadra ma soprattutto dal punto di vista dei risultati. 8 punti in 9 gare sono il magro bottino raccolto da Pezzella e compagni fin qui, e se la squadra di Prandelli non invertirà il trend è facile intuire che il finale di stagione possa riservare soprese spiacevoli. 

L’automobile viola non carbura, stenta ad ingranare le marce alte, quelle che una volta presa velocità ti consentono di superare i 100 km/h. La vettura di Pradè procede piano, troppo piano, dando l’idea che manchi la benzina necessaria per alzare i giri del motore. Motore che, come disse Prandelli appena arrivato, la Fiorentina a suo modo di vedere possiede, perché l’automobile gigliata non è certo una Formula 1, ma non è catalogabile nemmeno tra le utilitarie, visto i giocatori che vanta all’interno della sua rosa. 

La strada che la Fiorentina deve percorrere è tanta, visto e considerato che mancano ancora 29 gare di campionato, ma per affrontare nel miglior modo il lungo viaggio l’automobile viola deve necessariamente far rifornimento. L’unico distributore aperto si chiama mercato di gennaio, che dal 2 gennaio prossimo riaprirà i battenti. L’autostrada che percorrerà la squadra di Commisso ha solo quel distributore a disposizione, e si sa, che nelle aree di sosta la benzina è più cara, ma se non si vuol rimanere a piedi bisogna sottostare a quel prezzo.  

Far gol è il problema della Fiorentina, far gol è la soluzione per uscire dal momento di crisi. In casa viola non sembra esserci il goleador che inverta la tendenza. Pradè fermati a far benzina. 

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