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Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara affida a Vanoli e al mercato di Goretti le speranze di salvezza viola:

"Insomma, fino a giovedì pomeriggio niente era cambiato: né atteggiamento, né modulo, né reattività. Poi qualcosa si è visto. Vanoli, che nel frattempo ha lavorato su una preparazione atletica insufficiente, ci pensa da un po’, ma gli mancavano gli uomini giusti: Fazzini e Gosens, per esempio. L’allenatore è uno che dice quello che pensa, a volte andando anche un po’ lungo. Ma almeno è sincero e il suo volto e la sua voce lasciano intendere che lui in questa situazione critica ci si è infilato tutto: con cuore, anima, cervello e pure corde vocali. Dicono che sia uno molto preciso, che sappia dialogare coi suoi giocatori, che conosce la cultura del lavoro e che sa essere diretto senza mai venire meno al rispetto dei ruoli. 

Lui deve portare in fondo l’impresa. Insieme a Roberto Goretti, il giovane diesse che poi ha quasi 50 anni, quindi “giovane” a modo suo. Se Vanoli si gioca un pezzetto di carriera, Goretti si è trovato all’improvviso infilato nella sliding door che potrebbe cambiargli la vita. E lo sa bene. Se la Fiorentina svolta anche lui svolta, trasformandosi da “giovane” aiutante a dirigente di alto livello riconosciuto da tutti. Anche lui è un tipo schietto e, dicono, dotato di grandissima competenza. I responsabili di questa Fiorentina sono loro, tra campo e mercato per salvare il salvabile. Forza e coraggio, è ora di mettere insieme fatti e parole".


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