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Tra le pagine de La Nazione leggiamo un approfondimento su Jose Maria Callejon. I numeri dello spagnolo fanno quanto meno riflettere: 74 minuti col Napoli e poi più niente, 0 nelle ultime tre gare. Prandelli gli preferisce qualsiasi altra opzione tattica, a dimostrazione del fatto che il suo ruolo, che ricordiamo essere l'esterno destro d'attacco, la vecchia ala per intendersi, mal si coniuga con lo schema tattico del 3-5-2. Il minutaggio ridotto (complici i problemi fisici), e le prestazioni in chiaroscuro avevano fatto ingolosire Granada e Parma, ma alla fine l'andaluso e la Fiorentina hanno deciso, di comune accordo, di continuare fino a fine stagione.

Callejon però non può certo tornare nei suoi panni stando a guardare i propri compagni dalla panchina Il motivo della sua mancata partenza a gennaio è misterioso, perché è chiaro che Prandelli, per una serie di problematiche e motivazioni, preferisce schierare altri giocatori piuttosto che lo spagnolo, anche a gara in corso, ad esempio Kouamé oppure gettare nella mischia Kokorin, aspettando che ritrovi la forma migliore. Unico squillo dell’esperienza viola dello spagnolo, fino ad oggi, il passaggio per il gol decisivo di Vlahovic contro il Cagliari e se vogliamo anche lo spunto che ha propiziato il rigore su Vlahovic contro la Lazio.


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