Zazzaroni: "Fiorentina, richiama Pradè, è l'unico che può aggiustare il giocattolo. Restituitegli un dignitoso finale di partita"

Il direttore del Corriere dello Sport-Stadio, Ivan Zazzaroni, in un fondo pubblicato sul giornale sportivo, ha sposato l'idea di un ritorno in auge, a livello dirigenziale di Daniele Pradè.
Pradè ha interrotto il proprio rapporto con la Fiorentina qualche settimana fa, perché al centro della contestazione di una parte importante della tifoseria viola.
“Non ci sono altre soluzioni”
“Richiamare Daniele Pradè, non vedo altre soluzioni - scrive Zazzaroni - Restituire anche se solo per pochi mesi un minimo di struttura e equilibrio a una società spiazzata e in confusione. Credo di conoscere bene il calcio italiano, i suoi interpreti e non riesco a individuare un altro dirigente in grado di aggiustare il giocattolo rotto in poco tempo”.
“Conosce molto bene il giocattolo”
E poi: “Pradè il giocattolo lo conosce bene, avendolo costruito. Si impose le dimissioni il primo novembre quando la classifica era ancora più che recuperabile. Lo fece per sopravvivere a un ambiente che da mesi lo detestava, considerandolo il primo responsabile dello sfascio”. Ma “respira e ama Firenze come nessuno dei pochi manager, a Firenze aveva preso casa, ha seguito i progetti Viola Park, stadio e sa tutto del mercato dove ha comprato fior di giocatori".
“Restituitegli un dignitoso finale di partita”
Infine: "Temo che lui non accetterebbe di tornare per non rivivere i giorni nei quali fu condannato a chiudersi in casa: non temeva la Fiesole, ma stava somatizzando l'odio della strada o dello stadio che avrebbe potuto "deviare" qualche giovane testa balzana. Se Pradė riuscisse ad aiutare la Fiorentina a salvarsi potrebbe vedersi restituito un dignitoso finale di partita".



