Terracciano: 6 In sostanza si ritrova a giocare nei primi venti minuti. Poi la sua partita finisce perché il Lech non arriva mai più nell'area di rigore della Fiorentina. Bello il tiro di Velde che lo batte, su quello, onestamente, non ci poteva fare niente.

Dodô: 7 Italiano gli chiede con insistenza di spingere e tenere dietro, ma lui le cose migliori del primo tempo le fa in chiusura, in ripiegamento. Poi è accademia, vista la sua superiorità tecnica e atletica rispetto agli avversari.

Milenkovic: 6,5 Una sponda di testa lo coglie in controtempo e non riesce a tamponare su Velde che comunque è bravissimo a calciare di prima intenzione togliendo il tempo a tutti (Terracciano compreso). Una buona diagonale difensiva nella ripresa e pochi grattacapi.

Ranieri: 7 Premio serietà vinto e stravinto da lui. Non gioca spesso, ma ogni volta che lo fa gioca benissimo (con la sola eccezione della prima gara della fase a gironi di Conference). Addirittura sfiora il gol al 78'.

Biraghi: 7 Dopo aver sentito tante cavolate statistiche sui suoi cross, sta infilando una serie di traversoni finalmente utili. Con lo Spezia ha procurato l'autogol di Wisniewski, con il Lech ha consentito a Gonzalez di volare in cielo per riportare avanti la Fiorentina.

Bonaventura: 7 Quando ti capita di pensare "sto Bonaventura stasera lo vedo un po' sottotono" puntualmente fa centro. Era accaduto a San Siro contro l'Inter, il bis arriva nel trionfo polacco e con un gran gol. Questo ovviamente perché stiamo parlando di un giocatore dotato di grande qualità ed esperienza e che è in-so-sti-tu-i-bi-le. Castrovilli: 6 Prova anche lui la via della rete, mette fuori un tiro da dentro l'area.

Amrabat: 7 In controllo pressoché totale del centrocampo.

Mandragora: 6,5 In mezzo a tanti giocatori che si mettono in mostra agisce e si muove a fari spenti, ma con una grande continuità atletica. Barak: SV.

Gonzalez: 8 Ha evidentemente letto l'articolo di Matteini a lui dedicato e pungolato nell'orgoglio si ricorda di aver un gran bel tiro quando riesce ad accentrarsi. Il palo non gli è amico, il rimpallo sul montante e sulla testa del portiere del Lech invece sono amici di Cabral: 1-0 viola subito in apertura e via. Dire pungolato non basta, molto pungolato, perché trova anche un gol su azione che mancava da diverso tempo con uno stacco imperioso di testa. Dopo un primo tempo da protagonista, ricco di serpentine e affondi, è costretto ad uscire ad inizio ripresa causa infortunio che speriamo sia lieve (molto lieve). Ikone: 7 E' come se non volesse essere da meno rispetto all'argentino. Allora si inventa un'azione personale conclusa con filotto, pallino e palla in buca d'angolo.

Cabral: 7,5 Quando sei in un momento positivo, quando tutto gira per il verso giusto, sai già che il pallone ti finirà sul piede anche a seguito di circostanze strane. E' così che nasce il gol che sblocca la partita siglato proprio da lui, dall'ex Basilea che è sbocciato, fino a diventare un vero bomber. E' anche generoso, tanto da agire anche da marcatore in area di rigore viola. Sfiora la doppietta nel finale di primo tempo. Jovic: SV.

Brekalo: 7 Purtroppo si sta specializzando in pali. Dopo quello colpito in campionato contro lo Spezia, anche in Polonia va ad un passo dalla gloria. Sarebbe stato il 2-0, sulla ripartenza, in pratica, nasce addirittura l'1-1 del Poznan. Ma il 'ragazzo'' ha numeri e tempi di inserimento per poter essere pericoloso. Sottil: SV.

Italiano: 7 Gara tenuta in mano dall'inizio alla fine, semifinale praticamente ipotecata. Speriamo solo che questo momento che sta vivendo la sua squadra, non finisca mai.

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