Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Enzo Bucchioni, durante un collegamento con Radio Bruno, ha analizzato alcuni dei temi cali di casa Fiorentina. Questo un estratto delle sue considerazioni:

“Contro il Plzen alla Fiorentina è mancata l’intensità, cosa che forse manca (o forse non riesce più a trovare) da qualche settimana. Sembra che la squadra stia cercando di centellinare le poche energie fisiche e mentali che rimangono  dopo quasi tre anni vissuti ad alta intensità. Questo va sottolineato, perchè sono le stesse partite a confermarlo. La Fiorentina ha fatto delle partite straordinarie in alcune situazioni, soltanto quando però andava a mille all’ora. Quando manca questo la squadra di Italiano diventa incredibilmente prevedibile. Per una partita brutta, giocata cosi cosi dobbiamo comunque fare un po di calcoli: nonostante tutto abbiamo raccolto un pareggio che tenendo contro del ritorno mette comunque i viola in una posizione favorita”.

Due parole sulla sfida contro il Genoa: “Ricordo molto bene cosa è successo ad agosto, e domani ci dovremo aspettare una gara molto diversa: all’andata il Genoa di Gilardino era ancora inesperto ed al debutto in Serie A dopo una stagione in Serie B, c'è un po' troppo entusiasmo era prevedibile che potessero perdere in quel modo. Dall’altra parte invece c’era una Fiorentina pronta a tutto per ripartire al meglio dopo la cocente delusione delle due finali perse la scorsa stagione. La squadra viola era totalmente diversa di quella di adesso, aveva il coltello tra i denti. Stessa cosa per i liguri: adesso il Genoa è maturato e credo che si presenti al Franchi con molte motivazioni”. 

Ha poi voluto rispondere alle tante critiche attorno a Belotti: ”E' andato un po' a spegnersi, fa fatica a segnare. I movimenti li ha e li fa sempre vedere, ha dato una mano, ma non è un giocatore che si muove dove non ci sono spazi. Il tema era venuto fuori anche nella Nazionale di Mancini. Anche Nzola è uno che deve sprigionare la sua potenza negli spazi. Mi interessa che la Fiorentina tragga da Belotti il meglio che può dare, al di là delle critiche”.

Infine un pensiero per Italiano: “Chi analizza la Fiorentina da fuori Firenze non ne parla che bene: chi è che sbaglia? Io mi chiederei questo. Sono convinto di una cosa, che solo a Firenze può succedere: immagino che se un giorno questa squadra faccia ritorno in Champions, probabilmente a quel punto potrebbe non bastare neppure quella. Il nuovo allenatore non sarà Sarri, lo so per certo, vogliono qualcuno di diverso. Non migliore, diverso. E' un loro diritto mettere sotto contratto un allenatore che corrisponda a quello che vogliono".

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