Questo pomeriggio il direttore sportivo del Frosinone Guido Angelozzi, in una lunga intervista pubblicata da Cronache di Spogliatoio, ha analizzato il difficile ruolo di dirigente, tornando a parlare del brutto periodo vissuto a La Spezia con Vincenzo Italiano in panchina. Questo un estratto dell’intervista:

“Quando ero a La Spezia iniziammo perdendo tutte le prime 8 partite di campionato, ci fu un momento in cui tutti volevano la testa di Italiano: dal sindaco ai tifosi, ho preso tanti di quegli insulti. Terminammo la stagione vincendo i playoff, riuscendo a raggiungere la Serie A. Non e’ nella mia cultura cambiare l’allenatore, io per i miei uomini faccio la guerra”.

Ha poi analizzato l’attuale situazione al Frosinone: “Per quanto mi riguarda adesso Di Francesco è l’allenatore più bravo d’Italia, anche più di Spalletti. Anche quando la squadra ha attraversato un brutto momento ho sempre avuto fiducia in lui. Pensa che Nesta si dimise da noi. Io non l’avrei mai mandato via perché l’avevo scelto e credevo in lui”.

Ha poi concluso: “Quando ho smesso di giocare, all’età di 35 anni, sono andato molte volte a cena con i più grandi direttori sportivi in circolazione, restando spesso. Ascoltavo e imparavo, vorrei fosse questa l’eredità che vorrei lasciare a chi mi succederà”.


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