​​

Domani la Fiorentina, nella sfida casalinga contro l'Hellas Verona, si ritroverà davanti Sofyan Amrabat, centrocampista che dalla prossima stagione vestirà la maglia viola. Il centrocampista marocchino, acquistato dalla società viola nell'ultima sessione di mercato per una cifra attorno ai 18 milioni, ha già dimostrato di poter fare la differenza in un campionato come quello italiano e domani sarà da tenere sotto controllo attentamente dalla difesa gigliata. Questo pomeriggio, in una lunga intervista a Calciohellas.it, l'ex allenatore del marocchino ai tempi del Club Bruges Ivan Leko ha parlato delle enormi potenzialità del centrocampista classe '96. Queste le sue parole: "Lo conosco bene e sapevo che avesse molto talento, ma la stagione che sta facendo al Verona è veramente spettacolare. Ho visto molte sue partite e sta giocando ad alto livello. Io l’ho impiegato anche in difesa, ma lui è un centrocampista difensivo in grado di costruire l’azione. Poi c’è da dire che sta giocando in una formazione che gioca a memoria. Sono contento che stia facendo così bene perché è un bravo ragazzo e se lo merita. Che ricordo ha con lui nell’esperienza al Bruges? Abbiamo un buon rapporto e ricordo che in ogni allenamento voleva dimostrarmi che poteva essere titolare. Quando non giocava attraversava momenti difficili, ma non si arrendeva mai e si allenava sempre al massimo. Qualsiasi allenatore sarebbe contento con lui. Crede che al Bruges non sarebbe esploso? Sarebbe potuto rimanere. Al Bruges giocavamo con il 3-5-2 con un centrocampista difensivo a sostegno di due più offensivi, adesso al Verona gioca in modo diverso nel 3-4-3. Quando giocava però era sempre uno dei migliori. Io sapevo del suo talento, però è importante dimostrarlo partita dopo partita. Crede che potrebbe avere delle difficoltà in un centrocampo a tre? No, ma dipende molto dalle caratteristiche dei giocatori che ha a fianco, perché a lui piace molto toccare tante volte il pallone. Può giocare in qualsiasi modulo. Ha qualità, forza e talento per giocare nella Fiorentina e spero che possa ripetere quello che ha fatto in questa stagione. Io sono rimasto colpito dalla sua personalità e dalla fiducia nei propri mezzi. Quando non giocava mi diceva ‘fammi giocare che poi vinceremo tutte le partite’. Mi piaceva questo suo modo di essere e il fatto che lottasse sempre per la sua posizione. Aveva parlato con Juric prima del trasferimento di Amrabat al Verona? Con Juric siamo molto amici e parliamo spesso. Mi chiese qualche informazione e la mia opinione sul giocatore, poi però la decisione finale la presero il Verona e Juric. Adesso è molto felice della sua crescita in campo. Si sapeva del talento di Amrabat, ma non aveva mai giocato una stagione come questa. Come viene visto il lavoro di Juric dagli altri allenatori croati? Mi piace tanto il suo calcio pieno di energia, aggressività e passione. Tutti ne parlano perché all’inizio della stagione il Verona veniva dato come una delle candidate alla retrocessione, mentre adesso è a pochi punti dalla zona Europa League. Tutti i giocatori sono migliorati molto in questa stagione. Sicuramente in questo momento è uno dei migliori allenatori croati in circolazione. Si parla anche del suo futuro, lei cosa gli consiglierebbe? Sono sicuro che in Italia tutti riconoscono il suo lavoro e avrà delle buone offerte, però per un allenatore è importante sentirsi contento dove lavora e io so che Juric sta bene a Verona. Adesso però vedremo quale sarà la sua decisione”.


💬 Commenti