Il vice-Kean designato ha mestamente fallito. Eppure a gennaio si parlava di altro: quanto comodo avrebbe fatto una figura "alla Djuric"

“Ma se Kean prende un raffreddore, chi lo sostituisce?”. Questo il motivetto sentito e ri-sentito, a piena ragione, dai tifosi viola durante il mercato di gennaio. Dopo mille sondaggi e altrettanti nomi fatti per il famigerato ruolo del vice-Kean, la Fiorentina ha sorpreso un po' tutti virando sulla scommessa Zaniolo. Scommessa mestamente persa, col ragazzo che tornerà in Turchia senza aver lasciato nulla a Firenze.
Il nome più insistente della lista dei papabili attaccanti di riserva è stato a lungo sulla bocca di molti a Firenze: pareva infatti che Palladino fosse intenzionato a portare alla sua corte Milan Djuric, già allenato a Monza, che avrebbe poi raggiunto i suoi ex-compagni Colpani e Marì, anch'essi prelevati dalla Brianza. Il bosniaco, pur se 34enne e chiaramente a ‘disponibilità limitata’, avrebbe fatto un grandissimo comodo a questa Fiorentina. Questo, perché Kean ha avuto anche più di un mero “raffreddore”, in quanto da gennaio in poi ha saltato 4 partite di campionato, non sempre venendo sostituito adeguatamente.
Beltran, per quanto bene abbia fatto quando è stato chiamato in causa, soprattutto a Cagliari dove ha trovato il gol decisivo, non è una punta che fa reparto. Tantomeno lo è Gudmundsson, che ha grandi doti tecniche ma che tende ad abbassarsi (anche troppo) per prendere il pallone, lasciando il numero 9 troppo solo. A maggior ragione si delinea l'importanza di un attaccante di peso, come Djuric poteva essere e come Zaniolo non è assolutamente stato. Intanto il bosniaco a gennaio si è accasato al Parma, e a fronte di un inizio non brillante, un po' per colpa della squadra e un po' per colpa degli infortuni, ieri sera ha trovato il primo gol con la maglia dei ducali, dopo averne segnati 4 col Monza nella prima metà di stagione. Chissà che non fosse davvero lui la scelta migliore per far rifiatare Moise.