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Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha parlato delle varie situazioni contrattuali e dei prestiti in casa viola durante la conferenza stampa di fine stagione. Queste le sue parole:

“La Fiorentina è vista come un top club, ma il fair play finanziario ci impone di non avere un salary cap superiore al 70% dei nostri ricavi. Come ho vissuto la contestazione? C’ho un’anima anche io. Sono grandi delusioni. Io lavoro e metto tutto me stesso. L’anno scorso mi sono assunto grandi responsabilità con il centravanti e l’abbiamo portato a termine. Sono cose che ti fanno male ma è normale, non siamo robot”. 

"Per quello che riguarda la situazione del prossimo anno? Dobbiamo essere bravi tutti a far diventare l’insoddisfazione in soddisfazione. Il tifoso capisce se vede l’impegno. Qualche rimpianto c’è, ma tutto poteva andare diversamente. Dodô? Ci sono ancora due anni di contratto. Pensavamo di aver raggiunto le aspettative del calciatore su un rinnovo, quando ci vorrà dare una risposta ce la darà. Non siamo preoccupati da lui. Gudmundsson? Ne parleremo con Palladino. Ovviamente su di lui pesa anche la situazione processuale, ne parleremo anche con il Genoa. Oltre a Fagioli, c’è Gosens che riscatteremo. Ma li avremmo riscattati a prescindere. Di Cataldi ne parleremo con il mister, Adli invece non lo riscatteremo”. 


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