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Rocco Catherine Commisso Ferrari
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Il click che la Fiorentina si aspettava da Paolo Vanoli non c’è mai stato. Dopo un mese e mezzo di nulla, ora anche lui è ovviamente in discussione. Il punto è che la società Fiorentina è attualmente paralizzata e le preoccupazioni sulle sorti della squadra non possono far altro che aumentare.

Vanoli, una sorta di “Re Travicello” senza alcuna autorità

Nessuno vuole buttare la croce addosso solo a Vanoli, ma è incomprensibile la sua gestione del gruppo, che non ha portato ad alcuna novità positiva. Sergente di ferro? Non sembra proprio. Non ha mai avuto il controllo dello spogliatoio e non è mai riuscito a svoltare il rendimento mentale della squadra. Per niente. Modifiche tattiche? Ben poche, in ogni caso poco comprensibili e strampalate. L'esempio è Kouame schierato esterno a tutta fascia contro il Losanna. È in confusione pure Vanoli, insomma, per non dire altro.

…ma la società dov’è?

La Fiorentina aveva un direttore generale (Joe Barone) e un direttore sportivo (Daniele Pradè) non perfetti e contestabili, ma che hanno lasciato un vuoto di potere. E la realtà ha dimostrato che questo non può essere colmato soltanto da due soluzioni interne come quelle di Alessandro Ferrari e Roberto Goretti. Servono due uomini di calcio, di grande capacità ed esperienza per ridare fiato a una Viola spuntata sotto tutti gli aspetti.

Una fine da scongiurare in ogni modo possibile

E se da una parte la classifica di Serie A si fa sempre più disperata, qui c’è in ballo anche il futuro più lontano. Una società inerme come quella attuale rischia non solo di aprire il baratro della Serie B nell’immediato, ma anche di far rimanere il club impantanato nella serie cadetta per chissà quanto tempo, o peggio. L’esempio della Sampdoria insegna. Se le condizioni fisiche di Commisso glielo consentono, ci pensi lui a prendere subito delle decisioni risolutive, altrimenti lo faccia chi è a lui vicino. Firenze e i tifosi della Fiorentina di tutto il mondo non si meritano questa fine.


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