Il centrocampista brasiliano Arthur. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Il centrocampista brasiliano Arthur. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Da giocatore fondamentale per le manovre della Fiorentina a elemento centellinato e usato con una certa parsimonia: si può riassumere così la trasformazione del centrocampista viola Arthur, arrivato in prestito la scorsa estate dalla Juventus

Da titolare inamovibile a un utilizzo sempre più centellinato

Il regista brasiliano, che almeno nei piani iniziali era stato preso per fare sempre il titolare, sta giocando ormai sempre di più una gara si e una no, senza dimenticare alcuni infortuni che in precedenza lo hanno tenuto ai box. Eppure tutta la qualità espressa nei primi mesi in maglia viola la si è rivista raramente nelle ultime uscite: Arthur è sembrato più un normalizzatore, che cerca di smistare e recuperare palloni senza però essere più di tanto decisivo, ovvero come se facesse il compitino per casa e basta. Probabilmente aumentando i giri del motore il giocatore emergerebbe ancora di più a centrocampo senza fare soltanto quella che sembra normale amministrazione. E per un finale di stagione che si preannuncia incandescente, la sua qualità in regia servirebbe tantissimo.

Ora serve il miglior Arthur

I discorsi su una sua permanenza in viola sono e restano complicati, ma per le gare che contano in questo finale servirebbe un vero e proprio padrone della linea mediana, che metta ordine e detti la costruzione del gioco. E Arthur quando vuole sa che può esserlo. Intanto vederlo finire una gara sarebbe già una grande novità, perché darebbe le garanzie al tecnico Vincenzo Italiano per essere schierato più spesso nel duo di centrocampo. Resta da capire infatti il preciso utilizzo che il tecnico viola destinerà al suo metronomo di centrocampo nel momento clou della stagione. 

 


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