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Raffaele Palladino
Raffaele Palladino. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Una decisione giusta, almeno una è stata presa in questo disastro generale chiamato Fiorentina: quella di prendere tempo, di non scegliere subito l'allenatore. 

D'Aversa era già con la penna in mano, pronto a firmare, poi lo stop, dovuto ad un minimo di ragionamento e ai forti malumori della piazza. Con tutto il bene, qui c'è da scegliere un tecnico che non sbagli niente, che salvi la Fiorentina, senza prendersi tanti rischi. E non è proprio il caso di affidarsi ad allenatori che hanno nel loro curriculum retrocessioni e licenziamenti. 

Galloppa e Goretti

Ecco che, in queste due partite di questa settimana, ci sarà Galloppa. Bravo ragazzo, volenteroso, che si fa voler bene dal gruppo e che, ci dicono, abbia la stoffa per diventare davvero un buon tecnico in futuro. E come ds ci sarà Goretti, probabilmente fino alla fine della stagione. Conosce l'ambiente, i giocatori, il Viola Park. E' vero, è un segno di continuità rispetto a Pradè,non una figura impattante, la sua promozione cambierà poco o nulla nello stato d'animo della squadra, ma almeno è serio e competente. Chissà se basterà. 

La Fiorentina in questo momento evidentemente non ha né voglia di spendere ancora né voglia di affidare tutto ad un Giuntoli che metterebbe paletti chiari e condizioni precise. E allora in una situazione di caos mai vista (tutta l'Italia calcistica ride della Fiorentina, chissà se almeno questo Commisso lo sta notando), l'unica notizia lieta in favore dei viola è il tempo. Mai era successo dopo dieci giornate di campionato di aver ben chiaro l'obiettivo (la salvezza) e di aver individuato subito i rischi clamorosi di questa stagione. Per questo prendere tempo, per scegliere gli uomini giusti, è una mossa intelligente: sempre che poi gli uomini giusti arrivino. 

Mentre c'è chi parla di problemi di liquidità nelle casse gigliate e di un Commisso sempre più affaticato fisicamente e desolato, adesso tocca intanto ai calciatori, chiamati in Conference, ma soprattutto in campionato a Genova, a tirare fuori gli attributi. Perché da adesso in poi, sul banco degli imputati, ci saranno soprattutto loro, con i loro contratti milionari, dolce concessione di una dirigenza che ultimamente sembra aver elargito, come Babbo Natale, ingaggi da Champions senza motivo. 

Nuovo allenatore

Tornando alla questione tecnico: chi sceglierà la Fiorentina? Dopo il 'no' a D'Aversa difficile che Goretti possa scegliere Nesta, del quale ha grande stima, con il quale ha lavorato assieme, ma che non dà nessuna certezza di essere in grado di tirare fuori la Fiorentina da questo baratro. E allora, oltre a Vanoli, possibile ma anche rischioso, rimane aperta la strada di un ritorno velocissimo: quello di Palladino, in questo momento la figura probabilmente migliore possibile per tentare il miracolo. 

Ha lasciato la Fiorentina pochi mesi fa. Conosce tutto dell'ambiente viola, si è dimesso soprattutto a causa dell'incompatibilità con Pradè che oggi non c'è più, è apprezzato da gran parte dello spogliatoio che lo riaccoglierebbe a braccia aperte. E Firenze, piazza difficile ma intelligente, che spesso non ha apprezzato il suo gioco, oggi capirebbe l'importanza di un suo ritorno e potrebbe addirittura aiutarlo a diventare il salvatore della patria. 

Commisso riuscirà a mettere da parte delusione per come è finita la storia con il tecnico campano soltanto pochi mesi fa? Lo capiremo presto, l'alternativa è rischiare seriamente la Serie B. Intanto Palladino ha fatto sapere a persone a lui vicine che le porte non sono chiuse, anzi. A determinate condizioni non sarebbe impensabile un suo ritorno. 

Riflessione su Commisso

Chiudiamo con una riflessione su Commisso e su chi lo ha accompagnato in questi anni. Salvi la Fiorentina e poi venda. Facciamone pure una questione di soldi, a cui tiene tanto, la squadra in Serie B perderebbe metà valore. Venda a qualcuno che ha più voglia, più idee. Il suo progetto, purtroppo, è arrivato ad un punto morto e speriamo che tutto non degeneri ulteriormente. Firenze merita, quantomeno, una visione diversa. A pelle, non ha mai funzionato. Oggi non funziona nemmeno tutto il resto. 'Non ho problemi di soldi' disse Rocco appena arrivato a Firenze. Aveva ragione, è tutto il resto che manca. Soprattutto le persone che ha scelto per portare avanti una società che oggi viene presa in giro da tutta Italia.


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