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Edin Dzeko
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

“Facciamo cagare, forse non meritiamo questa maglia, stiamo perdendo tutte le partite. Tutto vero”. Ecco, forse valeva la pena fermarsi qua con le parole di Edin Dzeko nel post partita di Fiorentina-AEK Atene. Magari anche con uno “scusa” rivolto a quelle poche anime che ieri si sono prese il freddo davanti a uno spettacolo osceno regalato dalla squadra viola. Oddio, regalato poco. Visto che 11mila persone il biglietto lo hanno comunque pagato. 

Lo sfogo di Dzeko

L'attaccante bosniaco a Sky si è poi sfogato così: “Quando gioco in casa voglio che un tifoso mi aiuti e non che mi fischi alla prima palla persa. Durante la partita ci vuole più sostegno perché è difficile uscire da soli da questa situazione. Lo so, non giochiamo bene, è tutto vero, però si fischia dopo la partita. Si vede che c'è paura, perché uno sbaglia ed iniziano i fischi, soprattutto i ragazzi giovani. Invece una parola positiva o un applauso ci aiuterebbe”.

Effetto contrario

Parole cariche di delusione, amarezza e tristezza. Lo si è sentito dal tono con cui Dzeko è intervenuto. Quasi disperato. Le parole però restano e l'appello di aiuto, con la rabbia del post partita dopo una sconfitta amarissima, hanno avuto l'effetto contrario sui tifosi viola. Tanti i messaggi social e in radio dei viola arrabbiati e delusi dalle parole dell'attaccante ex Roma. 

Speriamo sia stata la stanchezza

A stupire però è come lo sfogo sia arrivato da un giocatore esperto come Dzeko, che in carriera di situazioni ne ha affrontate a bizzeffe. Sintomo di una squadra e di un gruppo con il morale a terra e smarrito. Sia in campo che fuori. Forse ieri sera era meglio fermarsi alla prima frase, perché i tifosi viola hanno già visto e sopportato fin troppo in questo inizio di stagione, tifando la squadra sempre. Speriamo che lo sfogo sia dovuto anche alla stanchezza, altrimenti il distaccamento dalla concezione della realtà è grave.

Fischi (pochi)

I fischi, poi, fanno parte del gioco (anche se ieri sera durante la gara si è sentito solo qualche giustificato mugugno). Fischiare solo a fine partita? Difficile trattenersi quando un professionista pagato milioni sbaglia ogni pallone che gli capita tra le gambe. La favoletta del sostegno dura fino a un certo punto. Usciamone insieme, sì, ma i tifosi stanno già facendo la loro parte. I giocatori no.


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