Alberto Gilardino in primo piano. Foto: Fiorentinanews.com
Alberto Gilardino in primo piano. Foto: Fiorentinanews.com

Questa mattina l'allenatore del Genoa Alberto Gilardino, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Milan, tra i tanti temi analizzati ha parlato anche di quale sarà il suo futuro. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

“Accordo raggiunto con il club: sono felice al Genoa”

“La situazione è che abbiamo trovato un accordo verbale con la società. Nei prossimi giorni ci rivedremo e sono contento, felice. E' sempre stato il mio desiderio e la mia volontà. Ne avevo parlato insieme alla società nelle passate settimane. La volontà di dare continuità a un lavoro insieme a squadra e staff, la possibilità di riconfermarsi. Ora mancano i dettagli ma c'è stato un accordo verbale molto positivo. Il futuro? Il futuro si chiama Milan perché è la partita di domani. Ho trasferito questo pensiero alla squadra ed è quello che devono avere i ragazzi in questo finale di campionato: voglia di stupire, di giocare in tutti i campi per giocarci le partite alla pari. Sapendo che domani affrontiamo una squadra forte, di talento e allenata molto bene da mister Pioli. Il Milan è secondo in classifica e ha una media punti simili a quando hanno vinto il campionato. La differenza è che l'Inter sta giocando un campionato a parte. E' una squadra forte sulla palle inattive. Sappiamo che squadra affrontare in uno stadio prestigioso”.

“Ho sempre espresso la mia volontà alla società”

Ha poi approfondito la situazione in merito al suo rinnovo di contratto: “Le mie sensazioni e la mia volontà è sempre stato il Genoa. Nelle interviste la percezione era quella e dalle mie parole si è sempre percepita questa volontà. Ed è normale che ci sia questo attaccamento a questi colori e a chi mi ha dato questa possibilità di intraprendere questo percorso. Bisogna dare atto alla società di aver creduto in me e insieme possiamo continuare a fare un ottimo lavoro”.

“Stiamo vivendo un sogno: ad inizio stagione le difficoltà erano oggettive”

Ha poi concluso: “Il sogno era quello. Partendo in ritiro ci sono state delle difficoltà oggettive ma mano a mano ho sempre avuto la fotografia chiara che questa squadra avesse qualcosa di forte dentro di sé e avesse grandissime qualità umane che ci hanno permesso di fare questo campionato importante. Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo sempre lottato e questa è stata la forza dei ragazzi. Sono molto contento".


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